Da: https://futurasocieta.com - Recensione del libro di Alessandra Ciattini, Semi di un mondo futuribile. Note sparse su alcuni problemi internazionali del nostro tempo, Multimage, Firenze 2023. - Aristide Bellacicco (Collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni") - Leggi anche: PER UNA SPERANZA DI FUTURO - Antonio Minaldi
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
giovedì 29 febbraio 2024
Semi di un mondo futuribile. Note sparse su alcuni problemi internazionali del nostro tempo - Aristide Bellacicco
martedì 27 febbraio 2024
Dal prestito alle “tavolette” dei Sumeri (con le equazioni di Dgiangoz). Cronache marXZiane n. 13 - Giorgio Gattei
I Precedenti...
- http://www.maggiofilosofico.it/sraffa-sul-pianeta-marx-cronache-marxziane-n-6/
- http://www.maggiofilosofico.it/lanomalia-di-un-pianeta-che-cresce-cronache-marxziane-n-5/
- Tre Saggi per un pianeta (intervista a Saggio Massimo). Cronache marXZiane n. 4 - Giorgio Gattei
- Inside Marx. Viaggio al fondo del pianeta. Cronache marXZiane n. 3 - Giorgio Gattei
- Che vita su Marx! Cronache MarXZiane n. 2 - Giorgio Gattei
- C’è vita su Marx? Cronache MarXZiane n. 1 - Giorgio Gattei
1. Sul pianeta Marx (quell’insolito corpo astrale comparso nel cielo della economia politica nel XVIII secolo e studiato da astronomi capaci come Adam Smith, David Ricardo e infine da Karl Marx che gli ha dato il nome) io sono stato trascinato nel 1968 dai marXZiani dell’astronave “la Grundrisse”, che mi hanno letteralmente rapito, e nella mia lunga esplorazione di quel pianeta, che sto raccontando in queste “Cronache marXZiane”, sono alla fine approdato alla terra di Saggio Massimo (del profitto) nella quale non si pagano salari. Ma non è paradossale che non si remuneri il lavoro che pure s’impiega nella produzione delle merci? Niente affatto se si segue l’acuta osservazione del cosmonauta (non astronauta!) Piero Sraffa, che ha visitato personalmente quel pianeta prima di me dandone un resoconto preciso in Viaggio di merce per merce (1960), che il salario va considerato come composto di due parti distinte: un “salario di necessità” e uno “di sovrappiù”, con il primo che è dato esogenamente e deve essere necessariamente pagato per la sopravvivenza dei lavoratori «sulla stessa base del combustibile per le macchine o del foraggio per il bestiame», mentre il secondo partecipa in competizione con il profitto alla spartizione del sovrappiù prodotto attraverso il sistema della contrattazione sindacale tra le parti sociali di capitalisti e lavoratori ed è variabile potendo andare da “tutto il prodotto al lavoro” (come recitava la rivendicazione politica di un tempo) a zero quando la forza del lavoro sia così indebolita (per qualsiasi accidente storico, compreso il maledetto fascismo) da dover lasciare l’intero sovrappiù alla parte avversa. Così in quella estrema periferia del pianeta Marx il fatto che non si paghino salari significa soltanto che non si paga il “salario di sovrappiù”, dato che quello “di necessità” rimane, eccome, dentro ciò che in gergo è chiamata la “matrice della tecnica” ad indicare quali e quanti input, ovvero fattori produttivi compresi quindi i beni-salario “necessari”) servono per produrre ogni output. E’ proprio questa condizione che permette di costruire una pura logica del profitto senza alcuna contaminazione salariale, dovendosi pur giustificare quella curiosa indicazione di Marx, ripresa da Sraffa, sulla «possibilità di una caduta del saggio del profitto ‘perfino se i lavoratori potessero vivere di aria’» (e ci arriveremo, ma solo alla conclusione di queste Cronache, sebbene a futura memoria lascio già qui almeno una traccia: che “Macondo” è il nome autentico del pianeta Marx per i suoi abitanti).
domenica 25 febbraio 2024
Engels e l'antropologia delle religioni - Alessandra Ciattini
venerdì 23 febbraio 2024
La Filosofia di Lenin. Da "Materialismo ed empiriocriticismo" ai "Quaderni filosofici" -
mercoledì 21 febbraio 2024
La guerra mondiale e l’Europa - Alessandra Ciattini e Ascanio Bernardeschi
Da: https://giuliochinappi.wordpress.com - https://futurasocieta.com/ -
Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. - Ascanio Bernardeschi collabora con UniGramsci (Pisa), La Città futura e Futura Società [(APPROFONDIMENTI TEORICI (UNIGRAMSCI)].

martedì 20 febbraio 2024
“A Gaza l’imperatore è nudo, la sua malevolenza è chiara. Chi tace è complice” - Maria Tavernini e Alessandro Di Rienzo
Da: https://altreconomia.it - Maria Tavernini è una giornalista indipendente che vive e lavora a New Delhi dal 2013. Collabora con Altreconomia, Q Code Magazine, Al Jazeera e Narratively, tra gli altri, occupandosi di tematiche sociali, diritti umani e questioni di genere. - Alessandro Di Rienzo collabora con Altreconomia.
domenica 18 febbraio 2024
Le radici valutarie del conflitto in Ucraina - Francesco Schettino
Da: https://www.lantidiplomatico.it - in origine su: https://journals.uniurb.it/index.php/materialismostorico - Francesco Schettino (Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli) è un economista italiano.
Leggi anche: Le caratteristiche economiche della questione palestinese - Francesco Schettino

venerdì 16 febbraio 2024
La giungla contro il giardino. A proposito di “La guerra capitalista” - Giorgio Gattei
Da: contropiano.org - Giorgio Gattei è uno storico del pensiero economico ed economista marxista italiano. Professore di Storia del Pensiero Economico presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bologna.
Leggi anche: Pane e tulipani, ovvero così non parlò Piero Sraffa. Cronache marXZiane n. 8 - Giorgio Gattei
martedì 13 febbraio 2024
STORICA INTERVISTA A VLADIMIR PUTIN - TUCKER CARLSON
sabato 10 febbraio 2024
Silenzio per Gaza - Mahamud Darwish
Da “Diario di ordinaria tristezza”, 1973 - Mahmud Darwish è nato a al-Birweh, nell’alta Galilea, nel 1941 ed è morto a Houston nel 2008. Considerato uno dei più grandi poeti arabi contemporanei ha ottenuto, nel corso della sua vita, prestigiosi riconoscimenti internazionali. Le sue opere in versi sono state pubblicate in tutto il mondo. La sua figura in Medio Oriente è ancora popolarissima.

Da quattro anni, la carne di Gaza schizza schegge di granate in ogni direzione.
Non si tratta di magia, non si tratta di prodigio.
È l’arma con cui Gaza difende il diritto a restare e snerva il nemico.
Da quattro anni, il nemico esulta per aver coronato i propri sogni, sedotto dal flirtare con il tempo, eccetto a Gaza. Perché Gaza è lontana dai suoi cari e attaccata ai suoi nemici, perché Gaza è un’isola. Ogni volta che esplode, e non smette mai di farlo, sfregia il volto del nemico, spezza i suoi sogni e ne interrompe l’idillio con il tempo. Perché il tempo a Gaza è un’altra cosa, perché il tempo a Gaza non è un elemento naturale. Non spinge la gente alla fredda contemplazione, ma piuttosto a esplodere e a cozzare contro la realtà. Il tempo laggiù non porta i bambini dal’infanzia immediatamente alla vecchiaia, ma li rende uomini al primo incontro con il nemico. Il tempo a Gaza non è relax, ma un assalto di calura cocente. Perché i valori a Gaza sono diversi, completamente diversi. L’unico valore di chi vive sotto occupazione è il grado di resistenza all’occupante. Questa è l’unica competizione in corso laggiù. E Gaza è dedita all’esercizio di questo insigne e crudele valore che non ha imparato dai libri o dai corsi accelerati per corrispondenza, né dalle fanfare spiegate della propaganda o dalle canzoni patriottiche. L’ha imparato soltanto dall’esperienza e dal duro lavoro che non è svolto in funzione della pubblicità e del ritorno di immagine.
Gaza non è un fine oratore, non ha gola. È la sua pelle a parlare attraverso il sangue, il dolore, le fiamme.
Per questo, il nemico la odia fino alla morte, la teme fino al punto di commettere crimini e cerca di affogarla nel mare, nel deserto, nel sangue.
Il suo litorale non è più blu di quello di altre città arabe.
mercoledì 7 febbraio 2024
VALERIO, I NAR E LA CONTROINFORMAZIONE - Alfredo Facchini
Da: https://www.facebook.com/alfredo.facchini - Afredo-Facchini Giornalista e scrittore, è nato a Roma nel 1960. Tra le sue pubblicazioni, l’inchiesta 11 settembre, il giorno che cambiò la storia (2007); RADISOL Il sogno della rivoluzione nell'Italia del 1978 (romanzo). Nei cosiddetti “anni di piombo” ha militato nel campo dell’estrema sinistra.
martedì 6 febbraio 2024
La dialettica di Hegel NON È tesi-antitesi-sintesi - Lucio Cortella
domenica 4 febbraio 2024
Luciano Canfora: Sovranità limitata
venerdì 2 febbraio 2024
La teoria del valore di Karl Marx per comprendere il funzionamento del capitalismo oggi. Intervista a Guglielmo Carchedi e Michael Roberts - Gianni Del Panta
Da: https://www.lavocedellelotte.it - Gianni Del Panta studioso di scienze politiche, vive a Firenze ed è autore di "L'Egitto tra rivoluzione e controrivoluzione: da Piazza Tahrir al colpo di stato di una borghesia in armi" (Il Mulino, 2019).
Guglielmo Carchedi economista presso l’Università di Amsterdam.
Michael Roberts ha lavorato come economista nella City di Londra per oltre 40 anni. Ha osservato da vicino le macchinazioni del capitalismo globale dall'interno della tana del drago. Allo stesso tempo è stato per decenni un attivista politico nel movimento operaio. (https://thenextrecession.wordpress.com)-----------------------------------------