martedì 2 giugno 2015

SAGGI SULLA TEORIA DEL VALORE DI MARX - Isaak Ilijc Rubin



 ...una volta ridotte le forme socio-economiche al loro contenuto tecnico-materiale, gli economisti classici considerano esaurito il proprio compito. Ma proprio dove finisce la loro analisi, Marx inizia la propria. Poiché non era limitato dall'orizzonte economico borghese, ma lo considerava uno dei possibili modi storici di organizzazione economica, Marx si chiese: perché il contenuto tecnico-materiale del processo lavorativo a un dato livello di sviluppo delle forze produttive si presenta in una particolare, determinata forma sociale? La formulazione metodologica del problema in Marx suona approssimativamente: perché il lavoro assume la forma di valore, i mezzi di produzione quella di capitale, i mezzi di sussistenza dei lavoratori quella di salario, la crescente produttività del lavoro la forma di un crescente plusvalore?

 "Come in generale per ogni scienza storica e sociale, nell'ordinare le categorie economiche si deve sempre tener fermo che, come nella realtà così nella mente, il soggetto - qui la moderna società borghese - è già dato, e che le categorie perciò esprimono modi d'essere, determinazioni d'esistenza, spesso soltanto singoli lati di questa determinata società, di questo soggetto.[...]Anche nel metodo teorico, perciò, la società deve essere sempre presente alla rappresentazione come presupposto."  (K. Marx, Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica)


 Partendo dunque da un concreto presupposto sociologico, dalla struttura sociale di una data economia, l'economia politica deve anzitutto fornirci le caratteristiche di questa formazione socio-economica e i rapporti di produzione ad essa specifici. Marx descrive tali caratteri nella sua "teoria del feticismo della merce", che andrebbe perciò più correttamente definita una teoria generale dei rapporti di produzione dell'economia mercantile capitalistica.

Riassumendo, nella 'Sacra Famiglia' la contraddizione è posta tra l'elemento "umano" dell'economia e le forme materiali "alienate" ed è un'opposizione tra l'ideale e la realtà. Nella 'Miseria della filosofia' Marx giunge a cogliere la presenza dei rapporti sociali di produzione sotto l'apparenza reificata  delle cose. In 'Per la critica' viene colto l'elemento specifico dell'economia mercantile nel carattere reificato degli stessi rapporti di produzione. La descrizione specifica del fenomeno e la spiegazione della sua oggettiva necessità in una economia mercantile la troviamo nel I libro del 'Capitale' soprattutto in rapporto al valore di scambio, al denaro, al capitale. Nel III libro, infine, Marx ci da un'ulteriore anche se frammentaria trattazione della teoria, nel capitolo sulla 'Formula trinitaria'. Qui Marx sviluppa il concetto in rapporto alle categorie centrali dell'economia capitalistica, mettendo in particolare risalto la specifica "connessione" dei rapporti sociali di produzione con il processo di produzione materiale. 

copia/incolla per aprire il file (completo):

1 commento: