Dice Aristotele che
si conosce qualcosa quando se ne conoscono le cause. Da parte sua
Marx ribadisce, nel Capitale, che "ogni scienza sarebbe
superflua se l’essenza delle cose e la loro forma fenomenica
direttamente coincidessero". Nel seguire questa lezione di
"capitalismo realmente esistente" è bene aver presenti
queste affermazioni per evitare di cadere nell'equivoco di credere
che la spiegazione della crisi proposta da Sdogati sia più di quel
che è, vale a dire una rassegna di fenomeni promossi a cause. È
vero che, ad esempio, la speculazione sui "derivati" o la
restrizione del credito bancario hanno a che vedere con quanto sta
accadendo a livello planetario: ma sono a loro volta espressione e
conseguenza di quella tendenza all'infinito accrescimento del valore
(non necessariamente della ricchezza effettiva) che costituisce
l'essenza del capitalismo ( e che viene accuratamente occultato, o
peggio, naturalizzato dall'ideologia dominante). Tutto ciò Marx lo
sapeva già e lo espone, sia pure in forma non compiuta, nella sua
opera principale e, in particolare, nel terzo libro. Detto ciò, è
sempre utile e istruttivo, per chi non è un addetto ai lavori,
prendere atto di come un economista borghese vede il mondo che la sua
stessa classe ha costruito e, nello stesso momento, se lo nasconde
dietro a un velo di pseudo-razionalità. (il collettivo)
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento