La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
mercoledì 19 aprile 2023
Alessandro Mazzone, Per una teoria del conflitto - Roberto Fineschi, Tommaso Redolfi Riva e Salvatore Tinè
domenica 11 novembre 2018
Uccellacci e uccellini (1966) - Pier Paolo Pasolini
Il film completo: https://www.youtube.com/watch?v=9fDtjZnc3gc
Una presentazione di Salvatore Tinè
Al cinema Iris di Messina, nel quadro di una splendida “Settimana Pasoliniana” presento “Uccellacci e uccellini”. La prima didascalia del film che leggiamo sulla sua prima inquadratura riassume uno dei suoi temi: è una sintesi ironica di una celebre intervista a Mao, ovvero a una delle icone e a uno dei principali riferimenti ideologici di quel ’68 che esploderà appena due anni dopo Uccellacci e uccellini. Un’intervista riassunta in questi termini: “dove va l’umanità? Boh!”.
Il film ci indica quindi sin dal suo inizio il tema del futuro, ovvero del senso del cammino o della storia dell’umanità. Non a caso la didascalia è sovrapposta all’immagine in campo lungo di una strada sul cui orizzonte scorgiamo appena, piccolissimi, i due protagonisti del film che conosceremo qualche attimo dopo. La strada è appunto la metafora visiva, chapliniana della storia come cammino dell’umanità. Subito dopo conosciamo i due personaggi del film, finalmente inquadrati da vicino: un padre e un figlio, interpretati da Totò e Ninetto Davoli, in realtà interpreti di se stessi, i quali percorrono quella strada di periferia, apparentemente senza un motivo o una precisa direzione: di nuovo un tema che precorre il ’68, quello del conflitto tra le generazioni, tra la vecchia Italia cattolica e contadina, quella appunto dei padri, e la nuova Italia dei giovani, uscita profondamente trasformata dal boom economico e dai radicali processi di modernizzazione che lo hanno accompagnato.
giovedì 15 maggio 2025
“Né fascismo né liberalismo: soviettismo!” - Antonio Gramsci
Da: https://giuliochinappi.wordpress.com - https://www.nuovopci.it/classic/gramsci/gramsci.htm
Leggi anche: Il nostro Marx*- Antonio Gramsci
Cadaveri e idioti - Antonio Gramsci
Su Gramsci e la fondazione del Pci - PIERO GOBETTI
Gramsci. Eretico e comunista - Rossana Rossanda
Internazionalismo e questione nazionale nel pensiero di Gramsci - Salvatore Tinè
"I partiti e la massa"* di Antonio Gramsci – a cura di Giorgio Gattei
Vedi anche: Antonio Gramsci. Ritratto di un rivoluzionario - Angelo D'Orsi
Due o tre cose che so di Gramsci. Antonio Gramsci ai Giovani. - Angelo d'Orsi
L’Unità, 7 ottobre 1924
Nella crisi politica di liquidazione del fascismo il blocco delle opposizioni appare sempre più come un fattore di secondario ordine. La sua composizione sociale eterogenea, le sue esitazioni e la sua avversione ad una lotta della massa popolare contro il regime fascista, riducono la sua azione ad una campagna giornalistica e a degli intrighi parlamentari che si urtano impotenti di fronte alla milizia armata del Partito fascista.
Nel movimento di opposizione al fascismo la parte più importante è passata al Partito liberale perché il blocco non ha altro programma da opporre al fascismo che il vecchio programma liberale della democrazia borghese parlamentare, il ritorno alla costituzione, alla legalità, alla democrazia. Nella discussione sulla successione al fascismo a proposito del congresso del Partito liberale, il popolo italiano è posto, dalle opposizioni, di fronte alla scelta: o fascismo o liberalismo; o un governo Mussolini di dittatura sanguinaria o un governo Salandra, Giolitti, Amendola, Turati, don Sturzo, Vella, tendente a ristabilire la buona vecchia democrazia liberale italiana sotto la cui maschera la borghesia continuerà ad esercitare il suo dominio di sfruttamento.
sabato 16 marzo 2019
Comunisti, fascisti e questione nazionale
Relatori: Stefano Azzarà (Università di Urbino), Alessandro Monchietto (ANPPIA), Bruno Segre (presidente ANPPIA)
Leggi anche: Questione nazionale e «fronte unico» Zetkin, Radek e la lotta d’egemonia contro il fascismo in Germania - Stefano G. Azzarà
Le prospettive di una evoluzione mondiale - Trotsky(1924)
https://www.marxists.org/archive/luxemburg/1909/national-question/index.htm
Fascismo. Misurare la parola. - Palmiro Togliatti
Internazionalismo e questione nazionale nel pensiero di Gramsci - Salvatore Tinè
Dopo decenni di entusiasmo per la globalizzazione e l’unificazione europea, l’emergere dei movimenti sovranisti e populisti sembra rendere di nuovo attuale la questione nazionale ed evoca la suggestione di un blocco trasversale di contestazione del capitalismo neoliberale che unisca tutti i “ribelli”, lasciandosi alle spalle l’alternativa tra destra e sinistra.
Anche nella Germania degli anni Venti, ai tempi delle riparazioni di guerra e dell’occupazione della Ruhr, questi temi erano all’ordine del giorno.
Il libro di Stefano G. Azzarà Comunisti, fascisti e questione nazionale. Germania 1923: fronte rossobruno o guerra d’ egemonia? affronta il problema da un punto di vista storico, confrontandosi con una situazione che presenta forti parallelismi con l’attualità e che, più di altre, può dunque fornire chiavi di lettura per un’analisi consapevole della fase storica presente.
I Parte:
II Parte: https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=TuRKJagR-l8
III Parte: https://www.youtube.com/watch?v=wmOs09peTfw
domenica 25 settembre 2022
Porcile - Pier Paolo Pasolini (1969)
Uccellacci e uccellini (1966) - Pier Paolo Pasolini
mercoledì 22 marzo 2017
Internazionalismo e questione nazionale nel pensiero di Gramsci*- Salvatore Tinè
venerdì 15 marzo 2019
- Internazionalismo e questione nazionale nel pensiero di Gramsci - Salvatore Tinè
