domenica 4 giugno 2017

Storia religiosa dell'America Latina e del Caribe*- Alessandra Ciattini**

*Da:   https://www.unigramsci.it/ 
**Professore associato alla Sapienza di Roma, Facoltà di lettere e Filosofia (Discipline demoetnoantropologiche). 
Leggi anche:   https://ilcomunista23.blogspot.it/2016/06/il-fattore-religioso-nellattuale.html 


Il corso, che si articolerà in 4 lezioni, non ha la pretesa di ricostruire nella sua globalità la storia religiosa, così variegata e ricca, del sub-continente latino-americano, ma mira ad individuare e illustrare alcuni aspetti considerati significativi, i quali sono visibili e operanti nelle forme religiose contemporanee.

La prima lezione sarà dedicata alla ricostruzione della storia dell'espressione America Latina; espressione che si è affermata e diventata comune solo in seguito alla politica espansionistica di Napoleone III, abortita nel giro di pochi anni. Allo stesso tempo ci si soffermerà sul concetto di “religiosità popolare”, partendo dal punto di vista gramsciamo secondo il quale i diversi settori sociali sviluppano forme di religiosità e concezioni del mondo loro peculiari. Saranno illustrati i caratteri della religiosità popolare, i suoi contenuti e le sue modalità di espressione, mostrando come tali contenuti e tali forme di esteriorizzazione esercitino un grande fascino nella società contemporanea, in cui consistenti settori sociali sono alla ricerca di concezioni del mondo alternative a quelle egemoni. 
Prima lezione:


Nella lezione seguente si illustreranno le ragioni che hanno portato gli europei (gli iberici in particolare) ad espandersi fuori del loro continente di origine, le modalità della conquista e dell'evangelizzazione; fenomeni che saranno considerati indissolubili e come le due facce diverse di una stessa medaglia, richiamandosi alla nozione di “colono-evangelizzazione” proposta da Enrique Dussel. 

Nella terza lezione si cercheranno di ricostruire i diversi processi culturali attraverso i quali gli amerindiani interpretano il cattolicesimo e i suoi simboli introdotti in America dagli spagnoli; al contempo, si analizzerà anche l'altra prospettiva, ossia il modo in cui questi ultimi decifrano la religiosità indigena, mostrando di fatto una totale incapacità di comprensione. Tali modalità interpretative sono oggetto ancora oggi di un intenso dibattito e sono ancora operanti nei contesti rituali, che costituiscono i momenti più intesi di espressione della religiosità popolare.

Dall'analisi di tali processi storici scaturisce l'ipotesi che essi siano all'origine del cosiddetto sincretismo religioso; fenomeno che si esprime in vari gradi e che riguarda sia le religioni autoctone che quelle di origine africana, importate con gli schiavi, e che nel corso del tempo ha visto l'incorporarsi di altre tendenze religiose, come lo spiritismo. Il sincretismo non è un fenomeno appartenente al passato; esso è vivo e vegeto, e caratterizzato da uno straordinario dinamismo che gli permette di arricchirsi anche grazie all'incremento degli scambi sociali e culturali. In tale contesto saranno analizzati nel dettaglio due processi di triplice sincretizzazione di due madonne cubane.

Infine, la quarta lezione sarà dedicata alla relazione tra religione e politica, e ci soffermeremo su questi aspetti: il carattere interclassista della Chiesa cattolica, la presenza in essa del pluralismo religioso sia pure contrastato e controllato, l'emergenza di tendenze progressiste e impegnate politicamente (come la Teologia della liberazione e le comunità ecclesiastiche di base), il conflitto tra Chiesa cattolica e i governi progressisti (il caso di Cuba e la lotta contro la Teologia della liberazione), la politica dell'attuale papa verso l'America latina e le ragioni della sua “apertura” alle richieste delle masse popolari. Si farà cenno anche al fenomeno della diffusione del pentecostalismo, fomentata dalle “missioni di fede” statunitensi, e alla sua relazione con l’imposizione a partire degli anni ’70 del Novecento delle politiche neoliliberali. 

Nessun commento:

Posta un commento