mercoledì 11 novembre 2015

LO SPAZIO DELLA PSICOANALISI* - Stefano Garroni

*Da  QUADERNO FREUDIANO, Stefano Garroni, Ed. BIBLIOPOLIS

 Secondo Jung, il livello più profondo dell'inconscio si rivela, quando le interpretazioni autorizzate dalla teoria freudiana non riescono a liberare il soggetto da quel disagio, da quella sofferenza, che lo hanno condotto in analisi. In altre parole, si rivela, quando l'approccio causalistico al disturbo psichico, pur avendo sprigionata la sua intera potenza ed ottenuto quanto è alla sua portata, tuttavia, non è riuscito ad assicurare quella, relativa, pace e tranquillità, che hanno da caratterizzare la personalità emancipata dalla nevrosi.

 Due sono le cose che Jung vuol dire: in primo luogo, che la teoria psicoanalitica è costruita nel rispetto del principio di casualità; in secondo luogo, che quel rispetto rinvia ad una concezione vetusta della scienza, come anche ad una visione dell'uomo, unilateralmente centrata sulla ragione e sulla diffidenza - intellettualistica, atea - per tutto ciò che sappia di misticismo, di religione, di irrazionalità.

 Per Freud la partita dell'ordinamento della personalità si gioca, tutta, sotto la "dittatura della ragione".
 Non esiste un mondo inconscio che possa, per principio, guidare la ragione, produrre senso per l'uomo.
 Il senso è dell'uomo; la personalità è una sua costruzione, la sua più alta opera d'arte.


 Allora è chiaro che l'obiettivo della terapia (per Freud) sarà, certo, in accordo con Jung, la costruzione d'una personalità integrata, equilibrata; sapendo, però, che ciò non significa mediare (né tantomeno sottomettere la prima al secondo) fra ragione ed irrazionale fondo psichico, misticamente produttore di senso; ma sì, al contrario, significherà l'impegno a forgiare una ragione ordinatrice, che continuamente tessa quella tela che è la personalità, intrecciando fili diversi, secondo forme che dovranno continuamente esser ritoccate, reinventate. Significherà, insomma, giungere ad una personalità "artisticamente" plasmata dalla ragione. 











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