mercoledì 16 agosto 2017

L'inchiesta operaia*- K. Marx (1880)


                       - Lettera di Marx a Sorge
                       - Considerazioni preliminari e Programma minimo del Partito operaio francese 



Premessa - di Gianfranco Pala 

Nel presentare le 100 domande del "questionario" - meglio conosciuto poi come inchiesta operaia - scritte di proprio pugno dal vecchio Marx, due anni e nove mesi prima di morire, per conto dei compagni del partito operaio francese, e pubblicate sulla Revue socialiste di Benoît Malon [nel n.4 del 20 aprile 1880], ci è sembrato, più che opportuno, indispensabile farle precedere da quelle pagine marxiane che, già anni prima, le avevano delineate e preparate, e da quelle altre considerazioni collaterali che ne accompagnavano il contesto politico culturale. [Il solo testo dell'inchiesta fu già pubblicato in italiano dai Quaderni rossi nel 1963, ma appunto al di fuori di quel contesto che ne può spiegare meglio genesi storica e significato politico. I materiali di accompagnamento dell'inchiesta furono pure pubblicati in un volumetto - Karl Marx, Documenti, De Adam, Parma 1969 - rimasto fuori del mercato e quindi praticamente sconosciu­to ai più. Recentemente la presente riproposizione di una compiuta esegesi moderna dell'inchiesta operaia è stata pubblicata dalla rivista Invarianti, n.25, settembre 1994]. 

Il primo testo di riferimento è quello relativo alle Istruzioni per i delegati del consiglio centrale provvisorio dell'associazione internazionale dei lavoratori [il consiglio si riunì a Ginevra nel settembre 1866, due anni dopo la fondazione dell'associazione; gli atti furono pubblicati in The international courier, organo dell'Ail, Londra 20 febbraio 1867]. La proposta originaria di una "inchiesta statistica sulla situazione delle classi lavoratrici" si trova lì formulata per la prima volta da Marx stesso, e articolata in uno schema generale di 11 punti. Abbiamo ritenuto importante pubblicare - unitamente a quella proposta che si trova in un paragrafo iniziale sul "coordinamento internazionale" - anche i successivi paragrafi delle medesime "istruzioni", in quanto riguardanti temi centrali della condizione operaia e delle rivendicazioni minime dei lavoratori della I internazionale. Non è senza significato che codesti temi - strettamente connessi e contestuali alla proposta dell'inchiesta - siano quelli della riduzione del tempo di lavoro, della regolamentazione del lavoro minorile, dell'istruzione di massa, del lavoro cooperativo, del processo di emancipazione dei sindacati, della questione dell'imposizione diretta progressiva, e della non professionalità degli eserciti

Prima di giungere all'anno della pubblicazione dell'inchiesta, cioè il 1880, è bene notare come le tematiche dell'inchiesta siano presenti e sviluppate da Marx nella sua critica dell'economia politica, culminata nella pubblicazione del Capitale nello stesso 1867. Per gli altri materiali di riferimento - rammentando che tutti i successivi congressi dell'Internazionale, fino al 1871, rinnovarono senza grande fortuna l'indicazione di promuovere l'inchiesta statistica - passiamo dunque direttamente a quell'anno 1880. Stralci di una lettera di Marx a Friedrich Adolph Sorge, scritta da Londra il 5 novembre 1880, spiegano autenticamente le ragioni dell'inchiesta in quella particolare fase di lotta politica in Francia, in cui l'esigenza di un rafforzamento dell'internazionalismo si collocava in un momento di ricerca di alleanze interne in vista della ravvicinata scadenza elettorale. È in quel contesto, come si legge nella medesima lettera, che Marx scrisse le considerazioni preliminari del programma del partito operaio francese [pubblicato originariamente in L'égalité, organo collettivista rivoluzionario, Parigi, 30 giugno 1880]. Al proposito così si espresse Engels: “di questo programma Marx, in presenza mia e di Lafargue, nella mia stanza, ha dettato a Guesde, che scriveva, le considerazioni preliminari, un capolavoro di ragionamento, convincente come non ne ho quasi mai sentiti, da esporre alle mas­se in poche parole chiare, e che ha stupito anche me per la sua concisione”. 

Il documento politico del Pof rientrava in quell'ottica di programma minimo che già Marx, in passato fin da quando stava ancora in Germania, riteneva come criterio d'azione rivoluzionaria in fasi e circostanze non rivoluzionarie (e le elezioni politiche generali erano appunto una di quelle circostanze). Abbiamo ritenuto significativo, come mera documentazione storica, pubblicare anche il testo (non di Marx) di quel programma minimo del Pof, apprezzato da Marx proprio per essere costituito da "rivendicazioni nate realmente in modo spontaneo dallo stesso movimento dei lavorator", contro tutti gli impostori, i settarî e i borghesi radicali che, imponendosi come capi, ingannavano i lavoratori stessi. Dalla lettera a Sorge - di più di un secolo fa! - si noti, come curiosità a futura memoria, quale fosse la sola critica di Marx al programma: egli rigettava, già allora e non senza derisione e insofferenza, la richiesta intellettualistica (approvata su proposta di Jules Guesde, solo da poco passato al marxismo) di salario minimo garantito, che definiva "lusinga infantile" al punto da vanificare qualsiasi programma!

Si ringraziano i compagni de La Contraddizione 


INCHIESTA OPERAIA - di K. Marx

Nessun governo (monarchico o repubblicano borghese) ha osato intraprendere una inchiesta seria sulla situazione della classe operaia francese. Ma, in cambio quante inchieste sulle crisi agricole, finanziarie, industriali, commerciali, politiche!

Le infamie dello sfruttamento capitalistico rivelate dall'inchiesta ufficiale del governo inglese, e le conseguenze legali che queste rivelazioni hanno prodotto (limitazione della giornata legale di lavoro a dieci ore, legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli, ecc.), hanno reso la borghesia francese ancora più timorosa dei pericoli che potrebbe presentare un'inchiesta imparziale e sistematica. 

In attesa di poter portare il governo repubblicano a imitare il governo monarchico dell’Inghilterra, ad aprire una vasta inchiesta sui fatti e misfatti dello sfruttamento capitalistico, noi tenteremo, con i deboli mezzi di cui disponiamo, di cominciarne una. Speriamo di essere sostenuti, nella nostra opera, da tutti i lavoratori delle città e delle campagne, i quali comprendono che essi soli possono descrivere con piena cognizione di causa, i mali che li colpiscono; che essi soli, e non dei salvatori provvidenziali, possono applicare energicamente rimedi alle miserie sociali di cui soffrono; contiamo anche sui socialisti di tutte le scuole che, volendo una riforma sociale, devono volere una conoscenza esatta positiva delle condizioni in cui lavora e si muove la classe operaia, la classe a cui appartiene l'avvenire.

Questi Quaderni del lavoro sono la prima opera che s'impone alla democrazia socialista per preparare il rinnovamento sociale.

Le cento domande che seguono sono le più importanti.
Le risposte devono portare il numero d'ordine della domanda. Non è necessario rispon­dere a tutte le domande, ma raccomandiamo di dare le risposte nel maggior numero e nel modo più dettagliato possibile. Il nome dell'operaia e dell'operaio che risponde non sarà pubblicato, a meno di autorizzazione speciale; ma esso deve essere dato, insieme al proprio indirizzo, perché se necessario si possa comunicare con loro.

I  

1. Qual'è il suo lavoro?
2. La fabbrica nella quale lavora appartiene a un capitalista o a una società per azioni? Indichi i nomi dei capitalisti 
datori di lavoro o dei dirigenti della società.
3. Indichi il numero delle persone occupate.
4. Indichi la loro età e il loro sesso.
5. Qual'è l'età minima alla quale sono ammessi i fanciulli (maschi o femmine)?
6. Indichi il numero dei sorveglianti e degli altri impiegati che non sono salariati semplici.
7. Vi sono apprendisti? Quanti?
8. Oltre agli operai occupati normalmente e regolarmente, ve ne sono altri che vengono da fuori e in certe stagioni?
9. L'industria del suo padrone lavora esclusivamente o principalmente per i compratori abituali, per il mercato interno o per l'esportazione?
10. La fabbrica è situata in campagna o in città? Indichi la località.
11. Se la sua fabbrica è situata in campagna, il suo lavoro industriale le è sufficiente per vivere, o deve abbinarlo con un lavoro agricolo?
12. Il suo lavoro è fatto a mano o con l'aiuto di macchine?
13. Fornisca alcuni dettagli sulla divisione del lavoro nella sua industria.
14. Viene impiegato il vapore come forza motrice?
15. Enumeri i locali in cui sono praticate le diverse attività dell'industria. Descriva la specializzazione nella quale lei è occupato; parli non soltanto della parte tecnica ma anche della fatica muscolare e nervosa che essa impone e dei suoi effetti generali sulla salute degli operai.
16. Descriva le condizioni della fabbrica: dimensione dei locali, posto assegnato a ciascun operaio; ventilazione, temperatura, imbiancamento dei muri con la calce, gabinetti, pulizia generale, rumore delle macchine, polveri metalliche, umidità, ecc.
17. Esiste una sorveglianza municipale o governativa sulle condizioni igieniche della fabbrica?
18. Nella sua industria vi sono particolari emanazioni nocive che generano specifiche malattie fra gli operai?
19. La fabbrica è ingombra di macchine?
20. La forza motrice, gli apparecchi di trasmissione e le macchine sono protetti in modo da pre­venire ogni incidente?
21. Enumeri gli incidenti accaduti durante la sua esperienza personale.
22. Se lei lavora in una miniera enumeri le misure preventive prese dal suo datore di lavoro per assicurare la ventilazione e impedire le esplosioni e altri incidenti pericolosi.
23. Se lei lavora in una fabbrica di prodotti chimici, in una officina, in una manifattura di oggetti metallici o in qualsiasi altra industria che presenti particolari pericoli, enumeri le misure di precauzione prese dal suo datore di lavoro.
24. Quali sono i mezzi di illuminazione della sua fabbrica (gas, petrolio, ecc.)?
25. In caso di incendi, i mezzi di fuga sono sufficienti?
26. In caso di incidente, il datore di lavoro è obbligato 
legalmente a indennizzare l'operaio o la sua famiglia?
27. Se no, egli ha mai indennizzato coloro ai quali è accaduto un infortunio, mentre lavoravano per arricchirlo?
28. Vi è un servizio medico nella sua fabbrica?
29. Se lei lavora al suo domicilio, descriva lo stato del suo locale di lavoro . Si serve soltanto di utensili o di piccole macchine? Si fa aiutare dai suoi figli o da altre persone (adulti o fanciulli, maschi o femmine)? Lavora per clienti particolari o per un imprenditore? Tratta direttamente con lui o attraverso un intermediario?

II  

30. Enumeri le ore quotidiane di lavoro e i giorni di lavoro durante la settimana.
31. Enumeri i giorni di festa durante l'anno.
32. Quali sono le interruzioni della giornata di lavoro?
33. I pasti sono presi a intervalli determinati o irregolarmente? Sono presi dentro o fuori la fabbrica?
34. Si lavora durante le ore dei pasti?
35. Se si impiega il vapore, quando lo si dà e quando lo si arresta?
36. Vi è lavoro notturno?
37. Enumeri le ore di lavoro dei fanciulli e dei giovani al di sotto dei 16 anni.
38. Vi sono squadre di fanciulli e di giovani che si danno il turno mutuamente durante le ore di lavoro?
39. Le leggi sul lavoro dei fanciulli sono emanate dal governo o dai comuni? I datori di lavoro le rispettano?
40. Esistono scuole per i fanciulli e i giovani occupati nella sua categoria di lavoro? Se vi sono, quali sono le ore di scuola? Chi le dirige? Chi vi insegna?
41. Quando il lavoro è notturno e diurno, qual'è il sistema dei turni (il turno si fa in modo che un gruppo di operai dia il cambio a un altro)?
42. Qual'è il prolungamento abituale delle ore di lavoro durante i periodi di grande attività industriale?
43. Le macchine sono pulite da operai assunti specificamente per questo lavoro; o lo sono gratuitamente dagli operai occupati alle macchine durante la loro giornata di lavoro?
44. Quali sono i regolamenti e le multe per i ritardi? Quando comincia la giornata di lavoro e quando ricomincia dopo i pasti?
45. Quanto tempo perde per andare in fabbrica e per tornare a casa? 



III  
46. Quale è il contratto che lei ha con il suo datore di lavoro? È assunto a giornata, a settimana, a mese, ecc.?
47. Quali sono le condizioni stipulate per licenziarsi o essere licenziato?
48. In caso di rottura del contratto, quando è in colpa il datore di lavoro, qual'è la sua penalità?
49. E quando è in colpa l'operaio, qual'è la sua penalità?
50. Se vi sono apprendisti, quali sono i termini del loro contratto?
51. Il suo lavoro è regolare o irregolare?
52. Nella sua categoria si lavora soltanto durante certe stagioni, o il lavoro, in tempi normali, è distribuito in modo più o meno uguale durante tutto l'anno? Se lei lavora soltanto in certe stagioni, come vive nell'intervallo?
53. Lei è pagato a tempo o a cottimo?
54. Se è pagato a tempo è pagato a ora o giornata?
55. Vi sono salari extra per lavori extra? Quali sono?
56. Se il suo salario è a cottimo, come è fissato? Se lei è occupato in industrie dove il lavoro eseguito è misurato dalla quantità o dal peso, come è il caso delle miniere, il suo datore di lavoro o i suoi incaricati sono ricorsi a inganni per defraudarla di una parte dei suoi guadagni?
57. Se lei è pagato a cottimo, si prende a pretesto la qualità del prodotto per deduzioni fraudolente dal suo salario?
58. Che lei sia pagato a cottimo o a tempo, quand'è che e pagato, in altre parole quant'è lungo il credito che fa al suo padrone prima di ricevere il prezzo del lavoro eseguito? È pagato dopo una settimana, un mese, ecc.?
59. Ha osservato che il ritardo nel pagamento del suo salario la obblighi a ricorrere frequentemente ai monti di pietà, pagandovi un alto tasso di interesse, privandola di cose di cui ha bisogno; di fare debiti presso i bottegai diventando loro preda in quanto loro debitore? È a conoscenza di casi in cui operai abbiano perduto i loro salari per fallimento o bancarotta dei loro padroni?
60. I salari sono pagati direttamente dal padrone o attraverso intermediari, (
appaltatori, ecc.)?
61. Se i salari sono pagati attraverso appaltatori o altri intermediari, quali sono i termini del suo contratto?
62. Quant'è il suo salario in denaro al giorno e alla settimana?
63. Quali sono i salari delle donne e dei fanciulli che cooperano con lei nella stessa fabbrica?
64. Qual'è stato nella sua fabbrica il salario a giornata più elevato durante l'ultimo mese?
65. Qual'è stato il salario a cottimo più elevato durante l'ultimo mese?
66. Qual'è stato il suo salario durante il medesimo periodo e, se ha una famiglia, quali sono i salari di sua moglie e dei suoi figli?
67. I salari sono pagati interamente in denaro o in altro modo?
68. Se è il suo datore di lavoro che le affitta la casa, quali sono le condizioni? Deduce la pigione dal suo salario?
69. 
Quali sono i prezzi degli oggetti necessari, come: 

    a) pigione della sua abitazione; condizioni di affitto; numero dei locali che la compongono, delle persone che vi abitano; riparazioni, assicurazioni; acquisto e manutenzione del mobilio, riscaldamento, illuminazione, acqua, ecc.
    b) Alimentazione: pane, carne, verdure, patate, ecc. latticini, uova, pesce, burro, olio, strutto, zucchero, sale, spezie, caffè, cicoria, birra, sidro, vino, ecc., tabacco.
    c) Abbigliamento per i genitori e per i figli, bucato, pulizie, bagni, saponi, ecc.
    d) Spese varie: postali, prestiti e depositi ai monti di pietà, spese di scuola per i figli, di apprendistato, acquisto di giornali, libri, ecc., contributi a società di mutuo soccorso, per gli scioperi, per le leghe, per società di resistenza, ecc.
    e) Spese, se ve ne sono, connesse con il suo tipo di lavoro.
    f) Imposte.

70. Provi a formulare un bilancio settimanale e annuale dei suoi redditi e di quelli della sua famiglia, delle sue spese settimanali e annuali! 
71. Lei ha osservato, nella sua esperienza personale, un aumento maggiore rispetto al salario, del prezzo degli oggetti necessari per vivere, come l'abitazione, l'alimentazione, ecc.? 
72. Enunci le variazioni del livello dei salari che le sono note. 
73. Menzioni le diminuzioni dei salari in tempi di ristagno e di crisi industriale. 
74. Menzioni l'aumento dei salari in tempi di pretesa prosperità. 
75. Menzioni le interruzioni del lavoro dovute al cambiamento delle mode e alle crisi particolari e generali. Parli della sua disoccupazione involontaria. 
76. Confronti i prezzi degli articoli che lei produce o dei servizi che lei fornisce con il prezzo del suo lavoro. 
77. Citi i casi che le sono noti di operai licenziati a causa dell'introduzione di macchine o di altri perfezionamenti. 
78. Con lo sviluppo delle macchine e della produttività del lavoro, l'intensità e la durata del la­voro sono aumentate o diminuite? 
79. È a conoscenza di qualche aumento di salario come conseguenza dei progressi della produzione? 
80. Lei ha mai conosciuto operai semplici che abbiano potuto ritirarsi all'età di 50 anni e vivere con il denaro guadagnato nella loro qualità di salariati? 
81. Qual'è nella sua categoria il numero di anni durante il quale può continuare a lavorare un operaio di salute media? 

IV  
82. Esistono società di resistenza nella sua categoria e come sono gestite? Invii i loro statuti e regolamenti. 
83. Quanti scioperi della sua categoria sono stati organizzati nel corso della sua esperienza? 
84. Quanto tempo sono durati questi scioperi? 
85. Erano generali o parziali? 
86. Avevano come obiettivo un aumento dei salari o erano fatti per resistere a una riduzione dei salari; o si riferivano alla lunghezza della giornata di lavoro, o erano dovuti ad altri motivi? 
87. Quali sono stati i loro risultati? 
88. Parli delle azioni del Tribunale del Lavoro. 
89. La sua categoria è stata sostenuta dagli scioperi di operai appartenenti ad altre categorie? 
90. Parli dei regolamenti e delle penalità stabilite dal suo datore di lavoro per la gestione dei suoi salariati. 
91. Vi sono state coalizioni di datori di lavoro per imporre riduzioni di salari, aumenti di lavoro, per impedire gli scioperi e in genere per imporre le loro volontà? 
92. Lei è a conoscenza di casi in cui il governo abbia abusato della forza pubblica per metterla al servizio dei datori di lavoro contro i loro dipendenti? 
93. Lei è a conoscenza di casi in cui il governo sia intervenuto per proteggere gli operai contro il ricatto dei padroni e le loro coalizioni illegali? 
94. Il governo fa applicare contro i padroni le leggi esistenti sul lavoro? E i suoi ispettori fanno il loro dovere? 
95. Esistono nella sua fabbrica o nella sua categoria società di mutuo soccorso, in caso di inci­denti, di malattia, di morte, d'incapacità temporanea al lavoro, di vecchiaia, ecc.? Invii i loro statuti e regolamenti. 
96. L'iscrizione a queste società è volontaria o obbligatoria? I fondi sono esclusivamente sotto il controllo degli operai? 
97. Se i contributi sono obbligatori e sotto il controllo dei padroni, essi li trattengono sui salari? Essi pagano interessi per queste trattenute? Queste sono restituite all'operaio quando si licenzia o è licenziato? Lei è a conoscenza di casi in cui operai abbiano beneficiato dei cosiddetti fondi pensione controllati dai padroni, ma il cui capitale costitutivo è prelevato dai salari degli operai? 
98. Vi sono società cooperative nella sua categoria? Come sono dirette? Impiegano operai esterni come fanno i capitalisti? Invii i loro statuti e regolamenti. 
99. Esistono nella sua categoria fabbriche in cui le retribuzioni degli operai sono pagate in parte sotto forma di salario e in parte sotto forma di pretesa partecipazione ai profitti? Con­fronti le somme ricevute da questi operai e quelle ricevute da altri operai dove non esiste alcuna pretesa partecipazione ai profitti. Enumeri gli obblighi degli operai sottoposti a questo regime. Possono fare scioperi, ecc., o è permesso loro soltanto di essere gli umili servitori dei loro padroni? 
100. Quali sono le condizioni generali, fisiche, intellettuali, morali degli operai e delle operaie occupati nella sua stessa categoria di lavoro? 

La proposta originaria di una "inchiesta statistica sulla situazione delle classi lavoratrici" fu formulata per la prima volta da Marx nelle Istruzioni per i delegati del consiglio centrale provvisorio dell'associazione internazionale dei lavoratori, nel 1867, poi ripresa nel 1880. L'intento era di portare alla luce quei "fatti e misfatti", relativi all'organizzazione del lavoro e al processo di produzione e di vita, che il potere borghese deliberatamente occulta o quanto meno mistifica. È significativo che i temi dell'inchiesta siano connessi alla riduzione del tempo di lavoro e all'intensità del lavoro, al lavoro a domicilio, al lavoro in appalto e al cottimo, al lavoro minorile e all'istruzione di massa, alla pretesa partecipazione dei lavoratori ai profitti e alla gestione padronale dei fondi contributivi, alla mancata applicazione delle leggi sul lavoro e all'abuso della polizia. 

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