il comunista
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 30 dicembre 2025
Marx America First - Frasi di Marx n.9.
lunedì 29 dicembre 2025
USA E IL BOOMERANG CON IL VENEZUELA - Pino Arlacchi
Da: Pino Arlacchi - Originale: ilfattoquotidiano.it | 27 dicembre 2025 - Pino Arlacchi è un sociologo, politico e Ex vice-segretario dell'Onu. (Pino Arlacchi).
Leggi anche: Invasione-suicidio: ecco perché Trump fallirà col Venezuela - Pino Arlacchi
domenica 28 dicembre 2025
Per il Socialismo - Alessandra Ciattini
Da: https://volerelaluna.it - https://giuliochinappi.com - Alessandra Ciattini (collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni”) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza, collabora con https://www.unigramsci.it -
sabato 27 dicembre 2025
L’allarme di Orban: l’Unione Europea ci porta alla guerra - Gianandrea Gaiani
venerdì 26 dicembre 2025
Rebranding del genocidio - Chris Hedges
Da: https://www.lantidiplomatico.it - Originale: https://scheerpost.com - Chris Hedges è un giornalista vincitore del Premio Pulitzer, è stato corrispondente estero per quindici anni per il New York Times, dove ha lavorato come capo dell'Ufficio per il Medio Oriente e dell'Ufficio balcanico per il giornale. -
In primo luogo, Israele aveva il diritto di difendersi. Poi è diventata una guerra, anche se, secondo i dati dell'intelligence militare israeliana , l'83% delle vittime erano civili. I 2,3 milioni di palestinesi di Gaza, che vivono sotto un blocco aereo, terrestre e marittimo israeliano , non hanno esercito, aviazione, unità meccanizzate, carri armati, marina, missili, artiglieria pesante, flotte di droni killer, sistemi di tracciamento sofisticati per mappare tutti i movimenti, né un alleato come gli Stati Uniti, che hanno fornito a Israele almeno 21,7 miliardi di dollari in aiuti militari dal 7 ottobre 2023.
Ora è un "cessate il fuoco". Solo che, come al solito, Israele ha rispettato solo la prima delle 20 clausole. Ha liberato circa 2.000 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane – 1.700 dei quali detenuti dopo il 7 ottobre – e circa 300 corpi di palestinesi, in cambio della restituzione dei 20 prigionieri israeliani rimasti.
Israele ha violato ogni altra condizione. Ha gettato l'accordo – mediato dall'amministrazione Trump senza la partecipazione palestinese – nel fuoco insieme a tutti gli altri accordi e patti di pace riguardanti i palestinesi. La violazione estesa e palese da parte di Israele degli accordi internazionali e del diritto internazionale – Israele e i suoi alleati si rifiutano di rispettare tre serie di ordinanze giuridicamente vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) e due pareri consultivi della CIG , nonché la Convenzione sul Genocidio e il diritto internazionale umanitario – presagisce un mondo in cui la legge è ciò che i paesi militarmente più avanzati affermano che sia.
Il finto piano di pace – il "Piano globale del presidente Donald J. Trump per porre fine al conflitto di Gaza" – in un clamoroso tradimento del popolo palestinese, è stato approvato dalla maggior parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a novembre, con l'astensione di Cina e Russia . Gli stati membri si sono lavati le mani di Gaza e hanno voltato le spalle al genocidio.
giovedì 25 dicembre 2025
“Camilo Torres, Messaggio ai cristiani, 1964” - Alessandra Ciattini, Gianni La Bella
mercoledì 24 dicembre 2025
il prezzo della Verità (The Price of Truth) -
martedì 23 dicembre 2025
Imperialismo USA: dalla Dottrina Monroe al Delirio Biden - Massimo Zucchetti
Da: https://contropiano.org - Massimo Zucchetti è professore ordinario dal 2000 presso il Politecnico di Torino, Dipartimento di Energia. Attualmente è docente di Radiation Protection, Tecnologie Nucleari, Storia dell’energia, Centrali nucleari. - https://zucchett.wordpress.com -
Vedi anche: Dottrina Monroe. L’egemonia statunitense nell’emisfero occidentale - Giacomo Gabellini -
LOSURDO ed il REVISIONISMO STORICO - Alessandra Ciattini e Gianmarco Pisa -
Leggi anche: IL PAESE DELLE LIBERTÀ: stermini, repressione e lager nella storia degli Usa. - Maurizio Brignoli
1. Una noiosa premessa storica
La dottrina Monroe è uno dei testi di riferimento della politica estera americana: in quasi duecento anni di vita è stata spesso invocata a sostegno delle guerre e dei trattati, delle azioni e delle omissioni, delle promesse e delle minacce che hanno propiziato l’ascesa degli Stati Uniti da fragile repubblica a potenza regionale e, infine, a superpotenza mondiale.
Occorre partire da lì per capire le trasformazioni del rapporto tra gli Stati Uniti e il mondo, lungo quasi due secoli di storia.
I principi enunciati da James Monroe nel 1823 (la divisione del mondo in due sfere contrapposte, il veto a interferenze e tentativi di colonizzazione europea nel Nuovo Mondo, l’impegno americano a evitare analoghe interferenze nel Vecchio Continente) si sono dimostrati molto longevi soprattutto per il loro contributo alla definizione dell’identità nazionale e, conseguentemente, della definizione dell’interesse nazionale degli Stati Uniti.
lunedì 22 dicembre 2025
Assange denuncia la Fondazione Nobel: “trasformato il Premio per la pace in “strumento di guerra” - Ignacio Ramonet
Da: https://contropiano.org - Ignacio Ramonet è uno scrittore e giornalista spagnolo, direttore del periodico francese Le Monde diplomatique dal 1991 al 2008.
Julian Assange ha presentato una denuncia penale oggi in Svezia accusando 30 individui associati alla Fondazione Nobel, compresa la sua leadership, di aver commesso presunti crimini gravi, tra cui il reato di appropriazione indebita grave di fondi, facilitazione di crimini di guerra e crimini contro l’umanità e finanziamento del crimine di aggressività.
La denuncia mostra che il testamento di Alfred Nobel del 1895 impone esplicitamente che il premio per la pace sia assegnato all’individuo che nel corso dell’anno precedente “ha conferito il maggior beneficio all’umanità” facendo “la più grande o migliore opera per la fraternità tra le nazioni, per la abolizione o riduzione degli eserciti permanenti e per la celebrazione e la promozione di congressi di pace”.
Assange sostiene che “La decisione politica della commissione di selezione norvegese non sospende il dovere fiduciario dei gestori dei fondi svedesi“. “Qualsiasi esborso che contraddica questo mandato costituisce un’appropriazione indebita della dotazione”.
domenica 21 dicembre 2025
La guerra su Gaza - Paola Caridi
sabato 20 dicembre 2025
FUGA DA LIMES. DIMISSIONARI, FILOPUTINIANI, TANTA PROPAGANDA PER NULLA. - Lavinia Marchetti
venerdì 19 dicembre 2025
𝗤𝗨𝗔𝗟𝗖𝗨𝗡𝗢 𝗥𝗜𝗖𝗢𝗥𝗗𝗔 𝗜 𝟭𝟱 𝗣𝗔𝗟𝗘𝗦𝗧𝗜𝗡𝗘𝗦𝗜 𝗠𝗢𝗥𝗧𝗜 𝗜𝗟 𝟭𝟲 𝗠𝗔𝗥𝗭𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟱? - 𝗖𝗮𝗶𝘁𝗹𝗶𝗻 𝗝𝗼𝗵𝗻𝘀𝘁𝗼𝗻𝗲
Da: Sergio Scorza - https://www.caitlinjohnst.one - https://www.lantidiplomatico.it - (traduzione dall'inglese di Aldo Lotta - grazie a Fawzi Ismail).
Caitlin-Johnstone è una giornalista, saggista, pittrice e poetessa finanziata dai lettori che vive a Melbourne, in Australia. Scrive con il marito americano, Tim Foley. Ha pubblicato i suoi scritti su numerose testate.
Leggi anche: Aggiornamento sulle regole per discutere delle guerre israeliane - Caitlin Johnstone
giovedì 18 dicembre 2025
La svolta epocale della politica estera degli Stati Uniti è una luce nel buio - Carlo Rovelli
Da: facebook.com/Prof.Rovelli - https://www.corriere.it - Carlo Rovelli, fisico, saggista e divulgatore scientifico è stato docente universitario in Italia, Francia e Usa.
mercoledì 17 dicembre 2025
Da Mao al XXI secolo: capire la Cina attuale - Guido Samarani
martedì 16 dicembre 2025
I russi espugnano Sivers’k: crolla un altro caposaldo ucraino - Francesco Dall’Aglio
Il deputato Massie: gli Stati Uniti fuori dalla Nato
Pochi giorni dopo la pubblicazione della National Security Strategy da parte dell’amministrazione Trump, il deputato repubblicano del Kentucky Thomas Massie ha presentato un disegno di legge che pone le basi giuridiche per l’uscita degli Stati Uniti dalla Nato.

Massie identifica la Nato come «un relitto della Guerra Fredda» destinato ad assorbire denaro che gli Stati Uniti dovrebbero impiegare «per difendere se stessi, non i Paesi socialisti».
Massie porta a sostegno della sua proposta l’impegno assunto nel 1990 dall’allora segretario di Stato James Baker di fronte al segretario del Pcus Mikheil Gorbačëv a non espandere la Nato verso est. Massie ripercorre inoltre le varie tornate che hanno scandito l’allargamento dell’Alleanza Atlantica, ponendo l’accento sulle legittime preoccupazioni strategiche della Russia.
Non solo Massie: i rilievi di Thomas Graham
Mentre Massie presentava il disegno di legge, il politologo Thomas Graham scriveva in uno stupefacente articolo per «Foreign Affairs» che «il momento è maturo per una risoluzione del conflitto nei prossimi mesi. La vera questione è se l’amministrazione Trump riuscirà a raccogliere le competenze, la pazienza e la resistenza per portare a termine un processo diplomatico con successo».
lunedì 15 dicembre 2025
Il più grande inganno di Israele: nascondere il vero numero delle vittime a Gaza - Jonathan Cook
Da: La Zona Grigia - Fonte: https://www.jonathan-cook.net - Jonathan Cook è uno scrittore britannico e giornalista freelance precedentemente residente a Nazareth, in Israele, che scrive sul conflitto israelo-palestinese. Scrive una rubrica fissa per The National of Abu Dhabi e Middle East Eye.
domenica 14 dicembre 2025
La responsabilità globale della Cina del XV Piano Quinquennale in un mondo in subbuglio - Zhou Shucheng
Da: https://contropiano.org - Zhou Shucheng è membro del XIII Comitato Nazionale della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese (CPPCC) e ricercatore senior presso l’Istituto di Studi sull’Attualità della Cina e del Mondo. Questo articolo è stato pubblicato sul n. 16 (2025) della rivista “China Economic Report” (Zhongguo Jingji Baogao).
Leggi anche; ARLACCHI SPIEGA LA CINA ALL'OCCIDENTE MA L'OCCIDENTE E' DISPOSTO AD ASCOLTARE? - Carlo Formenti
Ascolta anche: La Cina e il XV Piano Quinquennale - https://grad-news.blogspot.com/2025/12/yesterdays-papers-la-cina-e-il-xv-piano.html?m=1
l testo, traduzione rimaneggiata di un articolo della rivista Zhongguo Jingji Baogao ‘Rapporto sull’economia cinese’ (2025 n. 16), è significativo tanto per quello che dice quanto per quello che tace.
A essere sottaciuta (sotto la dizione anodina: ‘ostacoli lungo il percorso’) è evidentemente tutta l’esperienza maoista, gli strappi e le accelerazioni del Grande Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale (scatenati dal sospetto che in uno sviluppo pianificato dalle alte sfere della tecnocrazia alle masse popolari non rimanesse che un ruolo da formiche operaie), ad essere esaltata è un’economia mista pubblica e privata ma interamente sottoposta alla direzione centralizzata statale e con un accesso al benessere ‘graduato’, prima i ceti urbani poi quelli contadini, in un rovesciamento del primo decennio delle riforme; il modello è quello dell’imborghesimento graduato di tutto il popolo anziché la sua proletarizzazione in senso maoista, il mito è quello del consumismo, a fondamento dello sconfinato mercato interno, confortato da redditi sufficienti a sorreggerlo.
Ad essere esaltata è insomma la concezione olistica della società ben diretta dall’alto, preoccupata di assicurare in parallelo con lo sviluppo economico una crescita sociale che lo sostenga e se ne compiaccia. Difficile non sentire riecheggiare in sottofondo l’antica formula di Giovenale: ‘panem et circensens’.
Impressionante l’ammissione di essere un ‘paese ritardatario’, qualifica data dal grande capitalismo internazionale, solo per la certezza di potersene liberare presto, quando la Cina si sentiva all’avanguardia proprio perché non faceva parte né si commisurava ai due blocchi del capitalismo statunitense e europeo e del revisionismo sovietico. Ora si ambisce a sconfiggere il nemico sul suo stesso terreno invece che a imporre un terreno diverso.
Ciò detto, è pur sempre confortante assistere alla crescita di un paese che concede alla propria popolazione un ruolo essenziale in piani sostenibili per pura razionalità, piuttosto che con gli sconci richiami suprematisti, razzisti ed eccezionalisti di troppa parte del resto del mondo, e che ripudia (finora) la guerra (per citare l’art. 11 della Costituzione italiana) e l’espansionismo militare.
In sostanza, la chiave del ‘miracolo cinese’ è un capitalismo imbrigliato dai piani quinquennali e un’autorità politica sufficientemente forte da farli rispettare. Il successo del capitale pubblico nella concorrenza con quello privato, pur assai forte, è dato dal geloso monopolio del potere di pianificare, dal comando della forza pubblica, dal primato giudiziario e legislativo. Nella concorrenza intercapitalistica, la componente statale prevale su quella privata anche per questo monopolio: Xi Jinping può far finire in galera Jackie Ma quando alza troppo la testa, il contrario non può avvenire. (G.C.)
sabato 13 dicembre 2025
“L’Europa è in marcia verso la morte” - Michael Hudson
venerdì 12 dicembre 2025
Caccia alle streghe: l'eretico e l'Inquisizione: perché l'Occidente teme Francesca Albanese - Michele Leonardi

