Maria Turchetto è ricercatrice Universitaria in quiescenza (http://www.unive.it/data/persone/5591077/curriculum)
Vedi anche: https://ilcomunista23.blogspot.com/2017/03/levoluzione-della-donna-maria-turchetto.html
(Novembre 1994) [ITA_08_02_2018]
“E così si è visto, in generale, che le medesime cause che determinano la caduta del saggio di profitto, danno origine a forze antagonistiche che ostacolano, rallentano e parzialmente paralizzano questa caduta. E se non fosse per questa azione contrastante non sarebbe la caduta del saggio di profitto ad essere incomprensibile, ma al contrario la relativa lentezza di questa caduta. In tal modo la legge si riduce ad una semplice tendenza, la cui efficacia si manifesta in modo convincente solo in condizioni determinate e nel corso di lunghi periodi di tempo”[1].
Nell’esposizione della legge della caduta tendenziale del saggio di profitto, contenuta nel III libro de Il Capitale, c’è un contrasto tra la struttura dell’argomentazione e il suo contenuto. La struttura argomentativa, distribuita sui due capitoli “La legge in quanto tale” e “Cause antagonistiche”, presenta una legge contrastata da fenomeni perturbatori. Il saggio di profitto è come una piuma lasciata cadere dall’alto, rallentata dalla densità dell’aria, temporaneamente risollevata dal vento: sappiamo che, alla fine, tra le diverse forze in gioco avrà la meglio la forza di gravità; alla lunga, per la legge della caduta dei gravi, la piuma arriverà a terra. Il contenuto dell’argomentazione ci costringe ad abbandonare questa analogia, perché veniamo a sapere che le cause che determinano la caduta del saggio di profitto e quelle che la contrastano sono le medesime. Non abbiamo dunque una forza che prevale su altre forze (per intensità, durata, ecc.), ma una medesima causa che ha effetti contrastanti.
Marx ammette solo parzialmente questa difficoltà, presentandola come indebolimento della legge, o meglio come degradazione della legge a “semplice tendenza”, la quale “si manifesta in modo convincente solo in condizioni determinate e nel corso di lunghi periodi di tempo”. Ma non rinuncia a considerare questa tendenza come principale rispetto alle controtendenze provocate dalle forze antagonistiche. È inoltre piuttosto ambiguo nel descrivere le modalità di manifestazione della tendenza principale: non è chiaro se “nel corso di lunghi periodi di tempo” significhi “raramente”, “secondo cicli lunghi” o “alla lunga”. È noto come il marxismo successivo a Marx abbia variamente seguito queste due ultime possibilità interpretative, collegando la legge della caduta tendenziale del saggio di profitto vuoi alle teorie del crollo del capitalismo, vuoi al tema del ciclo economico e delle crisi.