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lunedì 24 febbraio 2020

IRAN / USA. Un futuro incerto - Orazio Di Mauro

Da: https://www.lacittafutura.it - Orazio Di Mauro insegna Storia e Filosofia.
Vedi anche: Perchè l'uccisione di Soleimani è un "omicidio di stato"? - Intervista a Alberto Bradanini

L’ascesa iraniana da potenza regionale a potenza sovraregionale.

Qualche giorno fa la CNN ha aggiornato il bilancio ufficiale" dei feriti causati dell'attacco missilistico dell'Iran sulla base americana di Ein Al Assad, in Iraq il 9 gennaio 2020 portandolo a 64 [0]. Come tutti ricorderete l’attacco fu effettuato come risposta al proditorio assassinio di Suleiman Qassem
La notizia sarebbe poco significativa se non fosse che dal primo momento si negò che vi fossero stati feriti e poi il comando americano ammise man mano 11, 16,37, 50 ed ora 64 feriti. Se si pensa che gli iraniani al momento degli attacchi dissero di aver causato 80 feriti [1], le due cifre sono significativamente molto vicine e non è escluso che in futuro coincideranno. Si aggiunga che questi attacchi missilistici sono stati preannunciati dagli iraniani tramite i canali ufficiali dell’ambasciata svizzera di Berna che cura gli interessi degli USA in Iran. Non è escluso che si siano seguiti altri canali non ufficiali, ma più rapidi ed efficaci. 

La risposta iraniana ci dice però due cose. La prima che la missilistica iraniana è molto avanzata. La precisione del tiro iraniano non è una vanteria del paese mediorientale, ma un timore, non infondato degli occidentali, in primis gli USA [2]. Specialmente se l’accuratezza deriva da un sistema russo molto temuto in occidente denominato Glonass. [3] Ciò spiega la proposta di Trump di un negoziato con l’Iran che oltre al nucleare iraniano dovrebbe interessare anche la potenza missilistica di Teheran, con l’ovvia risposta negativa iraniana. Nelle università scientifiche di Teheran da sempre si sviluppa una formidabile conoscenza della Fisica applicata. Si ricordi che l’ex presidente Amadinejad era docente di Fisica all’università di Teheran [5]. 

Appare chiaro che il confronto tra la superpotenza, (sia pur declinante, con modi e velocità di difficile comprensione), e il paese governato dagli Ayatollah si sia incanalato, dopo l’uccisione del Generale Suleiman Qassem,[5] verso nuovi rapporti e non tutti chiari. Cercheremo di coglierne almeno le linee essenziali.

giovedì 5 settembre 2019

La guerra civile nello Yemen 2012-2019 - Orazio Di Mauro

Da: https://www.lacittafutura.it - Orazio Di Mauro insegna Storia e Filosofia.
Leggi anche: https://www.ilpost.it/2019/07/19/guerra-yemen-ritiro-emirati-arabi-uniti/

"Una mappa aggiornata della situazione in Yemen: in rosso sono indicati i ribelli houthi, in viola le forze alleate all’Arabia Saudita, in verde i gruppi jihadisti Ansar al Sharia e Al Qaida nella Penisola Arabica (Liveuamap)"

Oggi le relazioni internazionali sono dominate dal caos, dato che le potenze regionali e locali non stanno più sotto il controllo delle superpotenze. Si veda il caso dello Yemen. 

Il tempo presente nelle relazioni internazionali si connota per il caos che da esse ne deriva e per gli esiti inaspettati che guerre locali e scontri militari hanno. Quello che fino al 2011 (distruzione dello stato libico) poteva capitare ad uno stato definito canaglia, non solo tarda ad avverarsi per altre compagini statali ma più spesso si rovescia nel suo opposto disorientando gli analisti più navigati nel settore. A dire il vero più in quelli del vecchio occidente che fra quelli del resto del mondo.

La risposta che spesso viene data, o almeno tentata, è la seguente: stiamo passando da una fase di unipolarismo USA ad una fase di multipolarismo in cui alcuni stati (Russia, Cina, ecc.) condividono progressivamente con gli Stati Uniti il governo del mondo. Ma in genere le spiegazioni si fermano lì e vanno poco oltre [1]. Il problema di cosa effettivamente sia il multipolarismo e in cosa consistano le sue reali conseguenze sulla vita degli abitanti degli stati o di intere regioni del mondo non viene spiegato e perciò tutto rimane confuso e poco chiaro. Tenterò di definire meglio cosa sia il multipolarismo e quali siano i suoi rischi e le sue possibilità di sviluppo. Per far questo mi servirò di una crisi regionale, la crisi yemenita, e attraverso la sua analisi proverò a decriptare l’esistente.

Chi volesse descrivere la situazione attuale deve partire dal concetto di Kaos. Il mondo contemporaneo è caotico e, pertanto, non se ne può tracciare una traiettoria coerente. Ritengo che un tentativo di rendere coerente l’esistente debba partire dal riconoscere che il peso delle decisioni delle élite degli stati definiti medie potenze, ma anche di quelli piccoli, è tutt’altro che irrilevante nella soluzione delle crisi regionali. Di converso il peso delle decisioni degli stati definiti potenze o superpotenze mondiali diminuisce con la necessità, che inevitabilmente si pone a loro nelle crisi, di impegnare masse di uomini nella risoluzione delle stesse. Cioè se una superpotenza o potenza mondiale vuole risolvere una crisi regionale a suo favore o impegna masse sempre crescenti di uomini, e neanche in questo caso la vittoria è certa, o l’uso che essa fa della potenza aeronavale e tecnologica produrrà solo effimeri successi e temporanee vittorie. 

domenica 8 aprile 2018

La pietra d’inciampo siriana - Orazio Di Mauro

Da: https://www.lacittafutura.it

Perché la Siria si è dotata delle armi chimiche. 


Dal 2013 nella guerra di Siria si ripete un tema che allarma le cancellerie occidentali e rimbalza nel mainstream dell’informazione occidentale in modo ossessivo. Il tema è quello dell’uso da parte delle forze siriane governative di gas nervini contro i civili. La prima volta questo sarebbe accaduto è il 21 agosto 2013 in alcune aree del Goutha orientale in mano ai ribelli jihadisti; evento smentito due anni dopo dall’ONU.
La storia è nota: gli Stati Uniti di Obama volevano punire il governo siriano, ma poi non attuarono la loro decisione per l’opposizione della Russia che si fece garante del disarmo chimico della Siria avvenuto successivamente sotto il controllo americano. Altre volte l’accusa di impiegare le armi chimiche contro i civili ha aleggiato sul governo siriano.
La dotazione delle armi chimiche
Ma perché la Siria si era dotata di armi chimiche e da quando lo ha fatto? Per rispondere a questa domanda bisogna risalire agli anni ’70 del XX secolo, in un tempo nel quale i paesi arabi limitrofi di Israele combattevano con esso guerre guerreggiate con incerta fortuna. 

venerdì 22 febbraio 2019

Il socialismo nel XXI secolo nello scenario del tentato golpe contro il Venezuela - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lacittafutura.it Alessandra Ciattini insegna Antropologia culturale alla Sapienza. 

Leggi anche: 


Tatticamente occorre appoggiare i governi progressisti latino-americani, implementando 

però la strategia di radicalizzare i tentativi di cambiamento intrapresi, come negli anni ’60 fece Cuba.

Mi rendo conto che mi accingo a trattare una questione assai delicata, che presenta molteplici sfaccettature e che può dar luogo a incomprensioni, suscitando anche un immediato e irritato rigetto. Ma credo che per il fatto che oggi esistono nel mondo – in questo contesto dobbiamo ragionare – numerosi gruppuscoli che si autodefiniscono comunisti, ma che non hanno pressoché nessuna incidenza sulla realtà e per di più sono spesso in rapporti astiosi tra loro, questa questione debba essere affrontata di petto (questo vale per Europa, America e Oceania; in Africa e in Asia ci sono partiti comunisti più consistenti sia pure di diverse tendenze). In particolare, è indispensabile far riferimento all’innegabile crisi, anche fomentata dall’esterno, dei governi progressisti latinoamericani, perché potrebbe fornirci l’occasione – spero – di ricucire le antiche lacerazioni ancora doloranti.

sabato 23 luglio 2022

Ulteriori riflessioni sulla guerra in Ucraina e sulle sue conseguenze - Alessandra Ciattini intervista Orazio Di Mauro

Da: la Città Futura - Alessandra Ciattini (collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni”) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza, collabora con https://www.unigramsci.it ed è editorialista de https://www.lacittafutura.it -  Orazio Di Mauro insegna Storia e Filosofia. Esperto di questioni militari.