Da: http://www.contraddizione.it/(n.112) https://rivistacontraddizione.wordpress.com/ www.resistenze.org
Leggi anche: http://ilcomunista23.blogspot.it/2015/09/sintesi-della-dialettica.html
Vedi anche: http://177ermanno.blogspot.it/2013/10/totalitarismo-origine-e-storia-domenico.html
Vedi anche: http://177ermanno.blogspot.it/2013/10/totalitarismo-origine-e-storia-domenico.html
Come le guerre di Bush, anche il lessico ideologico
contemporaneo è animato dalla lotta tra il Bene e il Male. Una lotta sanguinosa
che vede contrapposti ai nostri alleati, "Mercato",
"Democrazia" e "Sicurezza", due nemici mortali: "Terrorismo"
e "Totalitarismo" - tra loro complici, e sempre meno distinguibili
l'uno dall'altro. Come è logico, l'esecrazione generale circonda questi due
tristi figuri. L'appellativo di "Totalitario", in particolare, è
decisamente tra gli insulti più in voga. Di "atteggiamento
totalitario" è stato recentemente accusato il ministro brasiliano per la
cultura Gilberto Gil da Caetano Veloso, nel corso di una polemica sulla
distribuzione di fondi pubblici. "Tipica di uno stato totalitario" è
secondo Vittorio Feltri la (sacrosanta) decisione del Prc di espellere un
consigliere comunale che prima ha difeso il diritto di Di Canio di fare il
saluto fascista, poi lo ha imitato a beneficio del fotografo di un giornale
locale. E "totalitario" è ovviamente anche ogni oppositore di
Berlusconi che venga sorpreso a pronunciare con tono di rimprovero le tre
parole "conflitto di interessi".Si tratta di usi grotteschi del termine, ma a loro modo significativi.
Ancora più significativo è l'uso del termine da parte dell'ex direttore della Cia James Woolsey: il quale ha recentemente affermato che "una stessa guerra" contrappone oggi gli Usa a "tre movimenti totalitari, un po' come avveniva nel secondo conflitto mondiale". I tre "movimenti totalitari" sarebbero rappresentati dal baathismo (sunniti iracheni e Siria), dagli "sciti islamisti jihadisti" (appoggiati dall'Iran e legati agli hezbollah libanesi) e dagli "islamisti jihadisti di matrice sunnita" (ossia "i gruppi terroristici come al Qaida") [intervista a Borsa & Finanza, 5.11.2005]. Un dubbio sorge spontaneo: che cosa diavolo hanno in comune oggi un nazionalista arabo laico, un fondamentalista islamico sciita e uno sunnita?
Praticamente nulla. Eccetto una cosa: il fatto di opporsi agli Stati Uniti.
"Totalitario", insomma, è chi si oppone all'Occidente, e più precisamente agli Usa.
Niente di nuovo, in verità: le cose stanno così da più di 50 anni. La fortuna del concetto di "totalitarismo" nasce infatti nell'immediato dopoguerra, e si spiega con la necessità politica di accomunare i regimi comunisti, che rappresentavano adesso il nuovo Nemico dell'Occidente, al regime nazista appena sconfitto. A posteriori, non possiamo che constatare il pieno successo di questa operazione. Che però ha conosciuto diverse fasi.















