lunedì 3 febbraio 2025

IL GENOCIDIO IN STILE OCCIDENTALE - Chris Hedges

Da: https://chrishedges.substack.com - La Zona Grigia https://www.facebook.com - Chris Hedges è un giornalista vincitore del Premio Pulitzer, è stato corrispondente estero per quindici anni per il New York Times, dove ha lavorato come capo dell'Ufficio per il Medio Oriente e dell'Ufficio balcanico per il giornale. In precedenza ha lavorato all'estero per The Dallas Morning News, The Christian Science Monitor e NPR. È il conduttore dello spettacolo RT America nominato agli Emmy Award On Contact. 


Chris Hedges - 1 febbraio 2025 - Traduzione: La Zona Grigia 


Il Genocidio a Gaza preannuncia l'emergere di un mondo distopico in cui la violenza industrializzata del Nord Globale viene utilizzata per sostenere il suo accumulo di risorse e ricchezze in diminuzione.

Gaza è una landa desolata di 50 milioni di tonnellate di macerie e detriti. Topi e cani rovistano tra le rovine e le pozze fetide di liquami grezzi. Il fetore putrido e la contaminazione dei cadaveri in decomposizione si alzano da sotto le montagne di cemento frantumato. Non c'è acqua pulita. Poco cibo. Una grave carenza di servizi medici e quasi nessun riparo abitabile. I palestinesi rischiano la morte per ordigni inesplosi, abbandonati dopo oltre 15 mesi di attacchi aerei, sbarramenti di artiglieria, attacchi missilistici ed esplosioni di proiettili di carri armati, e una varietà di sostanze tossiche, tra cui pozze di liquami grezzi e amianto. 

L'epatite A, causata dall'assunzione di acqua contaminata, è dilagante, così come le malattie respiratorie, la scabbia, la malnutrizione, la fame e la nausea e il vomito diffusi causati dal consumo di cibo avariato. I vulnerabili, tra cui neonati e anziani, insieme ai malati, rischiano la condanna a morte. Circa 1,9 milioni di persone sono state sfollate, pari al 90% della popolazione. Vivono in tende di fortuna, accampati tra lastre di cemento o all'aria aperta. Molti sono stati costretti a traslocare più di una dozzina di volte. Nove case su 10 sono state distrutte o danneggiate. Condomini, scuole, ospedali, panetterie, moschee, università: Israele ha fatto saltare in aria l'Università Israa di Gaza con una demolizione controllata; cimiteri, negozi e uffici sono stati cancellati. Il tasso di disoccupazione è all'80% e il Prodotto Interno Lordo è stato ridotto di quasi l'85%, secondo un rapporto dell'ottobre 2024 pubblicato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro. 

Il bando imposto da Israele all'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Impiego dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, che stima che la bonifica di Gaza dalle macerie presenti richiederà 15 anni, garantisce che i palestinesi di Gaza non avranno mai accesso a forniture umanitarie di base, cibo e servizi adeguati. 

Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo stima che ricostruire Gaza costerà tra i 40 e i 50 miliardi di dollari/euro e che, se i fondi saranno resi disponibili, ci vorrà fino al 2040. Sarebbe il più grande sforzo di ricostruzione postbellica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. 

Israele, rifornito di miliardi di dollari di armi dagli Stati Uniti, dalla Germania, dall'Italia e dal Regno Unito, ha creato questo inferno. Intende mantenerlo. Gaza deve rimanere sotto assedio. Dopo un'iniziale ondata di consegne di aiuti all'inizio del cessate il fuoco, Israele ne ha nuovamente ridotto drasticamente l'ingresso via camion nella Striscia. Le infrastrutture di Gaza non saranno ripristinate. I suoi servizi di base, tra cui impianti di trattamento delle acque, elettricità e fognature, non saranno riparati. Le sue strade, ponti e fattorie distrutte non saranno ricostruite. I palestinesi disperati saranno costretti a scegliere tra vivere come cavernicoli, accampati tra blocchi di cemento divelti, morendo di malattie, carestia, bombe e proiettili, o l'esilio permanente. Queste sono le uniche opzioni che Israele offre.
Israele è convinto, probabilmente a ragione, che alla fine la vita nella fascia costiera diventerà così onerosa e difficile, soprattutto perché Israele troverà scuse per violare il cessate il fuoco e riprendere gli assalti armati contro la popolazione palestinese, che un esodo di massa sarà inevitabile. Si è rifiutato, anche con il cessate il fuoco in atto, di consentire alla stampa estera di entrare a Gaza, un divieto progettato per smorzare la copertura delle orribili sofferenze e morti. 

La seconda fase del Genocidio di Israele e l'espansione del "Grande Israele", che include la conquista di altro territorio siriano sulle Alture del Golan (così come le richieste di espansione a Damasco), nel Libano meridionale, a Gaza e nella Cisgiordania Occupata, si stanno cementando. Le organizzazioni israeliane, tra cui l'organizzazione di estrema destra Nachala, hanno tenuto conferenze per preparare la Colonizzazione ebraica di Gaza una volta che sarà completatala Pulizia Etnica dei palestinesi. Le Colonie riservate esclusivamente agli ebrei sono esistite a Gaza per 38 anni fino a quando non sono state smantellate nel 2005. 

Washington e i suoi alleati in Europa non fanno nulla per fermare il Massacro di Massa trasmesso in diretta. Non faranno nulla per fermare lo spopolamento dei palestinesi a Gaza a causa della fame e delle malattie. Sono complici di questo Genocidio. Rimarranno complici finché il Genocidio non raggiungerà la sua triste conclusione. 

Ma il Genocidio a Gaza è solo l'inizio. Il mondo sta crollando sotto l'assalto della crisi climatica, che sta innescando migrazioni di massa, Stati falliti e incendi catastrofici, uragani, tempeste, inondazioni e siccità. Mentre la stabilità globale si sgretola, la terrificante macchina della violenza industriale, che sta decimando i palestinesi, diventerà onnipresente. Questi assalti saranno commessi, come a Gaza, in nome del progresso, della civiltà occidentale e dei nostri presunti "valori" per schiacciare le aspirazioni di coloro, per lo più poveri di colore, che sono stati disumanizzati e ridotti a bestie. 

L'annientamento di Gaza da parte di Israele segna la morte di un ordine globale guidato da leggi e regole concordate a livello internazionale, spesso violato dagli Stati Uniti nelle sue guerre imperialiste in Vietnam, Iraq e Afghanistan, ma che è stato almeno riconosciuto come una visione utopica. Gli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali non solo forniscono le armi per sostenere il Genocidio, ma ostacolano la richiesta della maggior parte delle nazioni di aderire al Diritto Umanitario Internazionale. 

Il messaggio che questo invia è chiaro: voi e le regole che pensavate potessero proteggervi non contate. Possediamo tutto. Se provate a portarcelo via vi uccideremo. 

I droni militarizzati, gli elicotteri da combattimento, i muri e le barriere, i posti di blocco, i dissuasori di filo spinato, le torri di guardia, i centri di detenzione, le deportazioni, la brutalità e la Tortura, il rifiuto dei visti d'ingresso, l'esistenza da Apartheid che deriva dall'essere clandestini, la perdita dei diritti individuali e la sorveglianza elettronica sono familiari ai migranti disperati lungo il confine messicano o che tentano di entrare in Europa come lo sono ai palestinesi. 

Israele, che come nota Ronen Bergman in "Rise and Kill First" (Agire e Uccidere per Primi) ha "assassinato più persone di qualsiasi altro Paese del mondo occidentale", usa l'Olocausto Nazista per santificare la sua vittimizzazione ereditaria e giustificare il suo Stato Coloniale di coloni, l'Apartheid, le Campagne di Omicidi di Massa e la versione Sionista del Lebensraum (spazio vitale in biogeografia).
Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz, vedeva la Shoah, per questo motivo, come "una fonte inesauribile di male" che "viene perpetrata come odio nei sopravvissuti e scaturisce in mille modi, contro la volontà di tutti, come sete di vendetta, come crollo morale, come negazione, come stanchezza, come rassegnazione". 

Il Genocidio e lo Sterminio di Massa non sono dominio esclusivo della Germania Nazista. Adolf Hitler, come scrive Aimé Césaire in "Discorso sul Colonialismo" (Discourse on Colonialism), appariva eccezionalmente crudele solo perché presiedeva "all'umiliazione dell'uomo bianco". Ma i Nazisti, scrive, avevano semplicemente applicato "procedure colonialiste che fino ad allora erano state riservate esclusivamente agli arabi d'Algeria, ai coolie dell'India e ai neri d'Africa". 

Il Massacro tedesco degli Herero e dei Namaqua, il Genocidio Armeno, la Carestia del Bengala del 1943 (l'allora Primo Ministro britannico Winston Churchill liquidò con superficialità la morte di tre milioni di indù nella Carestia definendoli "un popolo bestiale con una religione bestiale"), insieme allo sgancio di bombe nucleari sugli obiettivi civili di Hiroshima e Nagasaki, illustrano qualcosa di fondamentale sulla "civiltà occidentale". Come aveva capito Hannah Arendt, l'antisemitismo da solo non ha portato alla Shoah. Aveva bisogno dell'innato Potenziale Genocida dello Stato burocratico moderno. 

"In America", ha detto il poeta Langston Huges, "non è necessario dire ai neri cosa sta facendo il fascismo. Lo sappiamo. Le sue teorie sulla Supremazia Nordica e sulla repressione economica sono da tempo realtà per noi". 

Dominiamo il globo non per le nostre virtù superiori, ma perché siamo gli assassini più efficienti del pianeta. I milioni di vittime di Progetti Imperialisti Razzisti in Paesi come Messico, Cina, India, Congo, Kenya e Vietnam sono sordi alle fatui affermazioni degli ebrei secondo cui la loro vittimizzazione è unica. Lo stesso vale per i neri, i mediorientali e i nativi americani. Anche loro hanno sofferto Olocausti, ma questi Olocausti rimangono minimizzati o non riconosciuti dai loro autori occidentali. 

"Questi eventi che hanno avuto luogo nella memoria vivente hanno minato l'assunto di base sia delle tradizioni religiose che dell'Illuminismo secolare: che gli esseri umani hanno una natura fondamentalmente 'morale'", scrive Pankaj Mishra nel suo libro "The World After Gaza" (Il Mondo Dopo Gaza). "Il sospetto corrosivo che non lo abbiano è ormai diffuso. Molte più persone hanno assistito da vicino alla morte e alla mutilazione, sotto regimi di insensibilità, timidezza e censura; riconoscono con sgomento che tutto è possibile, ricordare le atrocità passate non è una garanzia contro il ripeterle nel presente e le fondamenta del Diritto Internazionale e della moralità non sono affatto sicure". 

L'Eccidio di Massa è parte integrante dell'Imperialismo Occidentale tanto quanto la Shoah. Sono alimentati dalla stessa malattia della Supremazia Bianca e dalla convinzione che un mondo migliore sia costruito sulla sottomissione e l'eradicazione delle razze "inferiori". 

Israele incarna lo Stato Etno-Nazionalista che l'estrema destra negli Stati Uniti e in Europa sogna di creare per sé, uno che rifiuta il pluralismo politico e culturale, così come le norme legali, diplomatiche ed etiche. Israele è ammirato da questi proto-fascisti, compresi i Nazionalisti Cristiani, perché ha voltato le spalle al Diritto Umanitario per usare una forza letale indiscriminata per "ripulire" la sua società da coloro che sono condannati come contaminanti umani. 

Israele e i suoi alleati occidentali, vide James Baldwin, si stanno dirigendo verso la "terribile probabilità" che le nazioni dominanti "che lottano per trattenere ciò che hanno rubato ai loro prigionieri e non sono in grado di guardarsi allo specchio, precipiteranno un caos in tutto il mondo che, se non porrà fine alla vita su questo pianeta, porterà a una Guerra Razziale come il mondo non ha mai visto".
Ciò che manca non è la conoscenza (la nostra perfidia e quella di Israele fa parte della documentazione storica), ma il coraggio di nominare la nostra oscurità e pentirci. Questa cecità volontaria e questa amnesia storica, questo rifiuto di essere responsabili nei confronti dello Stato di Diritto, questa convinzione che abbiamo il diritto di usare la Violenza di Massa per esercitare la nostra volontà segna l’inizio, non la fine, di Campagne di Massacri di Massa da parte del Nord Globale contro le crescenti legioni di poveri e vulnerabili del mondo. 

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