*Da: "Dialettica e differenza", Stefano Garroni, La città del sole.
"Si pensi, ad es.alla retorica delle novità - tante volte espressa dal Manifesto e da Liberazione - che assume le forme di un invito alla sinistra ad 'osare' nuove elaborazioni, ad 'aprirsi' a nuove problematiche e dimensioni: insomma, ad avere il ' coraggio dell'invenzione, della fantasia, dell'immaginazione'.
[...]In pochi altri momenti, se abbiamo il coraggio di guardare le cose in faccia, il distacco lo scollamento, a sinistra, - fra gruppi dirigenti da un lato, e semplici militanti da un altro -, poche volte è stato tanto forte come ora. Con la conseguenza che quell'invito a dar prova di una 'collettiva immaginazione creativa', che saldi costantemente teoria e prassi, tende paurosamente a ridursi a vuota chiacchiera per mancanza di ... oggetto; appunto, di un effettivo corpo collettivo, capace di assicurare veramente il costante interscambio tra base e vertice, tra dirigenti e militanti, nel rispetto di una esplicita e coerente prospettiva comune."
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