L’estensione del termine (peraltro recentissimo), tendente
ad assorbire nella globalizzazione tutta la modernità o gran parte di
essa, è una operazione ideologica finalizzata ad espungere o ridurre a
mero incidente di percorso qualsiasi alternativa allo sviluppo capitalistico.
In ogni caso, si tratta di un’operazione che non ha alcun fondamento
scientifico. [...] Se Fukuyama ha rappresentato l’aspetto utopico ed eretico
della corrente neo cons, Huntington ne rappresenta l’indirizzo realistico e
“ortodosso”. Ma entrambi si sono ritrovati nel medesimo “club neocon” autore del
progetto “per un nuovo secolo americano” (Irving Kristol, Daniel Bell, Seymour
Martin Lipset, Nathan Glazer) dichiaratamente orientato a consolidare il ruolo
di potenza unica globale degli Usa. E ciò nella previsione di non avere alcuno
sfidante credibile, tanto sul piano finanziario, quanto, ancor più, su quello
militare, almeno sino al 2025. E questo è il cotè politico del progetto di
modernizzazione neo liberista. [...] Quanto poi al progetto di ordine monopolare
del “nuovo secolo americano”, gli Usa sono ancora l’unica superpotenza in grado
di intervenire in qualsiasi angolo del pianeta grazie alle loro 6 flotte ed
alle 745 basi all’estero, mantengono una supremazia incontrastata nel settore
satellitare e nell’infosfera, hanno ancora una netta supremazia tecnologica
negli armamenti convenzionali, ma, se nel 1998, la loro spesa militare era
oltre la metà di quella mondiale e la loro flotta aerea era l’equivalente della
somma delle prime 19 flotte mondiali, oggi i rapporti di forza non sono più
quelli. La spesa militare americana è ferma o decresce mentre sale vistosamente
quella di Russi, Cinesi ed Indiani, che si affermano sempre più come potenze
regionali in grado di difendere il proprio spazio strategico. E la crisi
economica che investe Usa ed Europa appare ancora lontana dalla sua soluzione.
[...] Nel tipo di modernità cui ogni
paese perviene giocano diversi elementi:
-il retroterra storico di ciascun contesto nazionale
-il concreto intrecciarsi delle dinamiche internazionali
le cause e le modalità immediate dell’innesco dei processi di modernizzazione
-la qualità dei progetti di modernizzazione che si
manifestano via viale cause e le modalità immediate dell’innesco dei processi di modernizzazione
-le concrete scelte politiche dei vari attori nazionali.
L’osservazione dei processi in atto contribuirà in modo
determinante a modificare molti dei punti di vista consolidati cui siamo
abituati e ci obbligherà a riconsiderare anche la nostra identità occidentale:
la modernità è il racconto che l’Europa (intendendo per essa non solo quella
dell’omonimo continente ma anche quell’Europa fuori Europa che sono le Americhe
e l’Oceania) ha fatto a sé stessa della propria storia fissando la sua
identità. Oggi, con la globalizzazione quell’identità ci torna indietro come il
riflesso in uno specchio che ci rivela un volto diverso da quello che avevamo
immaginato. E questo ci induce a rimeditare la nostra storia, a partire da
quella categoria di modernità che è stata l’architrave delle scienze storico
sociali degli ultimi due secoli. http://www.aldogiannuli.it/2013/10/appunti-per-una-comparazione-fra-modernizzazioni/#more-3139
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