domenica 19 gennaio 2025

GAZA. È cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso altri 14 palestinesi -

Da:  https://www.facebook.com/michele.giorgio.5 -  https://pagineesteri.it 


GAZA. AGGIORNAMENTO Ore 17.15
La Croce Rossa conferma di aver ricevuto da Hamas tre ostaggi (tre donne). Saranno consegnati all'esercito israeliano. 90 prigionieri politici palestinesi (tra cui 69 donne) sono stati portati nel carcere di Ofer (Cisgiordania) in attesa della scarcerazione. 
(Michele Giorgio)


Con un ritardo di circa due ore rispetto all’orario previsto (7.30 italiane) è entrato in vigore a Gaza il cessate il fuoco tra Israele e Hamas concordato a Doha nei giorni scorsi.  Nelle prossime ore saranno liberati tre ostaggi israeliani e successivamente 90 prigionieri politici palestinesi.

In questo momento i palestinesi di Gaza, colpiti duramente da 15 mesi di pesanti bombardamenti israeliani, sono in strada a festeggiare la fine dei raid. Ma Gaza è stata quasi interamente distrutta e ha pagato l’offensiva israeliana, scattata dopo l’attacco di Hamas nel 7 ottobre 2023. Dall’inizio dell’offensiva israeliana fino alla tregua 46.913 palestinesi sono stati uccisi e 110.750 feriti. Migliaia sono dispersi. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza.

Questa mattina Israele, in reazione alla mancata consegna nei tempi previsti dei nomi degli ostaggi che verranno liberati, ha continuato i bombardamenti aerei uccidendo altre 14 persone.

Hamas da parte sua fa sapere di essere in attesa di una lista di detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi da Israele. “L’occupazione deve consegnarci i nomi di 90 prigionieri appartenenti alle categorie donne e minori che devono essere rilasciati il ​​primo giorno del cessate il fuoco”, afferma il movimento islamico aggiungendo che l’accordo prevede il rilascio di 30 prigionieri palestinesi in cambio di un ostaggio civile. Sono tre donne Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher che verranno liberate nelle prossime ore.

La felicità della gente di Gaza è incontenibile. Migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case. Viaggiano su camion, auto e carretti o vanno a piedi tra le macerie  in particolare nella parte settentrionale della Striscia. “Le nostre case sono state spazzate via, monteremo una tenda qui e resteremo nel nostro quartiere, così potremo sentire che siamo tornati nella nostra casa”, ha detto Saleem Nabhan intervistato dalla Bbc.

L’Unrwa (Onu) riferisce che 4mila camion carichi di aiuti umanitari sono pronti a entrare a Gaza, la metà trasporta cibo e farina. Alemno 100 sono già entrati.

Intanto il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich esorta Israele ad “occupare Gaza e creare un governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas”. “Rovescerò l’esecutivo se non tornerà a combattere per prendere l’intera Striscia e a governarla”, ha minacciato. L’altro ministro ultrazionalista Itamar Ben Gvir ha annunciato la sua uscita dal governo in reazione all’avvio del cessate il fuoco. 

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