lunedì 16 giugno 2014

La sostanza della verità - Anselm Jappe



Diversamente da quello che è successo negli anni '60 dello scorso secolo, si discute solamente del modo migliore di gestire il capitalismo, mai della sua abolizione, ed il ritorno al keynesismo e  alla piena occupazione, condito con un po' di commercio equo e solidale, qualche tassa ambientale ed una maggior partecipazione del Sud del pianeta, costituisce l'ipotesi più audace.                                     [...]La merce è quindi relativista per natura, mette tutto sullo stesso piano, ogni merce può sostituire qualsivoglia altra merce nello scambio di valore, una bomba equivale ad un sacco di frumento. Per la merce non c'è niente di sacro da rispettare, nessuna trascendenza, ed è questa la ragione per cui la critica reazionaria ne accompagna spesso gli inizi.                                                       [...]il pensiero postmoderno si presenta come una continuazione dell'Illuminismo e del suo rifiuto della metafisica in nome del nominalismo. Ma come è già accaduto per l'Illuminismo originario, anche tutto il pensiero postmoderno - che si ritiene del tutto disilluso e "laico" - abbandona solo la metafisica classica a beneficio di una "metafisica reale", cioè a dire la metafisica del lavoro e del capitale, che domina questo mondo sublunare.                                                                                           [...]Marx riassume questa situazione nel termine di "feticismo della merce", il quale indica altresì il carattere surrettiziamente religioso della società moderna. Il feticismo della merce non è una mistificazione, ma una realtà nella quale l'essere umano viene governato dagli idoli che egli stesso ha creato. Così, una forma di verità metafisica, perfino religiosa, costituisce, ancora e sempre, il tessuto della società.                                                                                                        [...]Se all'inizio degli anni 1970, ad ogni dollaro "sostanziale" - che rappresenta lavoro realmente effettuato - corrispondeva più o meno un dollaro fittizio, nel senso di un credito estratto dal dollaro sostanziale, oggi, secondo varie stime, ad ogni dollaro sostanziale corrispondono cinque, perfino dieci, dollari fittizi. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria "desustanzializzazione" del denaro, diventato una finzione sociale.                                                           [...]E che dà alla verità un nuovo statuto: in un sistema simbolico, la verità è un ideale, ha un carattere trascendente; nel sistema di negazione della nevrosi liberale, la verità è sempre relativa, circostanziale, parziale, rivedibile, addirittura opportunista; e qualsiasi fermo posizionamento  a favore di una verità che si impone su di noi, viene considerato come totalitario. Di qui, la mentalità postmoderna, imbevuta di un'incertezza fondamentale che permette ogni cinismo - fino al punto che si potrebbe pensare che è proprio questo l'obiettivo". Effettivamente, l'indebolimento del Super-io, di Edipo e dell'ordine simbolico tradizionale, che dovevano essere tutti vettori di emancipazione, alla fine hanno avuto conseguenze abbastanza inattese per il progetto di emancipazione.                                                                                                                                             http://www.sinistrainrete.info/teoria/3818-anselm-jappe-la-sostanza-della-verita.html

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