9 Luglio 2021, durante la cerimonia di consegna dei diplomi alla Scuola Normale di Pisa, tre studentesse (Virginia Magnaghi, Virginia Grossi, Valeria Spacciante) contestano "la retorica dell’eccellenza e della meritocrazia".
"Di università e precarietà Abbiamo scritto il nostro testo in dieci, su per giù, e abbiamo provato a metterci tutti i nostri pensieri, buttandoli giù, ordinandoli, sistemandoli, riscrivendoli per l'ennesima volta. Non ci aspettavamo l'eco di questi giorni, ma soprattutto non ci aspettavamo il numero incredibile di storie che ci sono arrivate: a volte incoraggianti, a volte commoventi, a volte dolorose. Noi siamo solo pochi fortunati, che hanno avuto un palco privilegiato, ma le voci sono molte di più. Continuiamo a parlarne!"
"Entrare alla Scuola Normale è stata senza dubbio la più grande fortuna dei miei anni fin qui, e se oggi sono una persona che si piace solo un pochino di più è per merito di quello che mi hanno insegnato le compagne e i compagni che ho incontrato. Un tratto del percorso è finito in questo modo, con questi quindici minuti: in questo testo ci siamo messi dentro tutti noi — al primo posto, ben evidente e dichiarato, ciò che ci fa paura e ciò che ci fa orrore. Scriverlo tutte e tutti insieme è stata solo la più recente lezione che ho imparato da loro; leggerlo con Valeria e Virginia il più recente regalo".
"Pensieri su dove e come abbiamo studiato, vissuto, interagito, su quello che vogliamo e quello che non vogliamo per l'Università, per i nostri mestieri, per le nostre vite personali. Dopo 7 anni, ci stava. Lavorare a tante mani, a tante menti per mettere ordine in tutto questo è stata una bellissima appendice a questi anni pisani".
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