La “teoria (degli insiemi) si rivela sempre più quale
meta comune di questioni logiche diverse, prima trattate di solito
separatamente, le quali ricevono da essa lo loro unità ideale. In tal modo la
logica vien tolta dal suo isolamento e ricondotta a compiti e a risultati
concreti. Infatti l’orizzonte della moderna teoria degli insiemi non rimane
circoscritto a problemi puramente matematici, ma si allarga in una visione
generale che si estende e si conferma anche nella metodica speciale
della conoscenza della natura.” (Cassirer, 0521).
“La critica della logica
formale si compendia in una critica della teoria generale della formazione dei
concetti.” (Cassirer, 0521: 11). Nota che la nozione tradizionale di
concetto viene descritta da Cassirer, in forte analogia con il modo
in cui Hegel e Marx descrivono il metodo speculativo. (Cassirer, 0521: 12).[2]
Nell’accezione tradizionale il concetto non duplica la
realtà,ma semplicemente la ordina e la classifica.(Cassirer, 0531: 12).
“Se dunque si denomina l’insieme delle note di un concetto
la grandezza della sua comprensione, questa grandezza crescerà
quando dal concetto superiore si scende all’inferiore, diminuendo in tal modo
il numero delle specie che si pensano subordinate al concetto …” (Cassirer.
0531: 12s).
Contro la concezione tradizionale del concetto: ”Ciò
che anzitutto chiediamo e ci aspettiamo [e che il concetto in senso
tradizionale non dà] dal concetto scientifico è che, in luogo
dell’indeterminatezza e ambiguità del contenuto rappresentativo, esso instauri
una netta e univoca determinatezza.” (Cassirer, 0531: 13); “il concetto
perderebbe se esso significasse semplicemente la negazione dei
casi particolari, dalla cui considerazione prende le mosse, e se volesse dire
distruzione della loro natura specifica.” (Cassirer, 0531: 14). Se noi –per
usare un drastico esempio di Lotze- facciamo rientrare ciliege e carne nel
gruppo connotativo dei corpi rossi, succosi e commestibili, non otteniamo con
questo alcun oggetto logico valido, bensì una connessione verbale priva di
senso e di utilità per la comprensione dei casi particolari. Da ciò risulta
chiaro che la generale norma formale di per sé sola non basta, e che invece
viene sempre tacitamene integrata da un altro criterio di pensiero.” (Cassirer,
0531: 14[-1] ).
[Concetto e telos in Aristotele] - “La
definizione (aristotelica) del concetto mediante il suo genere prossimo e la
differenza specifica rispecchia il processo in virtù del quale la sostanza
reale si dispiega successivamente nei suoi particolari modi di essere.”
(Cassirer, 0531: 14); per Aristotele almeno il concetto non è un semplice
schema soggettivo in cui noi raccogliamo gli elementi comuni di un gruppo
qualsiasi di Rilevare ciò che è comune rimarrebbe un vano gioco
dell’immaginazione se alla base non ci fosse il pensiero secondo cui ciò, che
in tal maniera viene ottenuto è al tempo stesso la forma reale,
che garantisce il nesso causale e teleologico delle cose
singole.” (Cassirer, 0531: 14s)[3] “Il
pensiero non fa che isolare il tipo specifico che è contenuto nella
concreta realtà singola come fattore attivo e che conferisce ai particolari
esseri formati l’impronta universale. La specie biologica indica al tempo
stesso la meta, a cui la singola forma vitale tende, e la forza immanente onde
il suo sviluppo è guidato … La definizione del concetto mediante il suo genere
prossimo e la differenza specifica rispecchia il processo in virtù del quale la
sostanza reale si dispiega successivamente nei suoi particolari modi di essere.[4]
A questo fondamentale concetto di sostanza rimangono
pertanto sostanzialmente legate anche le teorie puramente logiche di Aristotele.
Il sistema completo delle definizioni scientifiche sarebbe al tempo stesso
l’espressione completa delle potenze sostanziali che dominano la realtà. La
struttura specifica della logica aristotelica è in tal modo condizionata dalla
sruttura specifica del suo concetto di essere.” (Cassirer, 0531: 15)
Giusta la sua concezione di sostanza, Aristotele fa passare
in secondo piano il concetto di relazione, mentre rimane incontrastato il
primato logico di sostanza … anzitutto è la categoria di relazione a essere
degradata, in conseguenza di questa fondamentale dottrina metafisica di
Aristotele, a un rango dipendente e subordinato.” (Cassirer, 0531: 16). “Nei
manuali di logica formale questa concezione si manifesta nel fatto che
di solito i rapporti o le relazioni vengono annoverati fra le note <non
essenziali> di un concetto, le quali perciò possono essere tralasciate senza
danno nella definizione di esso.”(Cassirer, 0531: 16).
Particolarmente lo sviluppo scientifico moderno, mostra
sempre più la contrapposizione tra una logica basata sul concetto di cosa e
una logica basata sul concetto di relazione.(Cassirer, 0531: 16).
“I concetti, che in definitiva Aristotele cerca e
a cui il suo interesse è principalmente rivolto, son i concetti-generi della
scienza naturale descrittiva e classificatrice. La <forma> dell’ulivo,
del cavallo, del leone è ciò che si tratta di raggiungere e di stabilire.”
(Cassirer: 20)
Note
[1] -
Nota la posizione tradizionale, secondo cui se la realtà muta, la logica invece
no.
[2] - E’
interessante Cassirer, 0521:13-4 che, contro il concetto nell’accezione
tradizionale, avanza una critica à la Hegel: “E perfino dal punto di
vista immanente della logica formale nasce subito un nuovo problema. Se ogni
formazione di concetti consiste nel processo per cui noi da una pluralità di oggetti,
che ci sta di fronte, isoliamo le note comuni, tralasciando tutte le rimanenti,
è chiaro che con siffatta riduzione è sottentrata, in luogo dell’originaria
totalità intuita, una parte soltanto degli elementi contenuti in
essa.”; altro elemento hegeliano in Cassirer, che continua la sua critica al
concetto nel senso tradizionale: “il concetto perderebbe ogni valore se esso
significasse semplicemente la negazione dei casi particolari, dalla cui
considerazione prende le mosse, e se volesse dire distruzione della loro natura
specifica.” (Cassirer, 0521:14).E’ interessante anche che Kant, di contro alla
tradizionale teoria del concetto, si senta attratto verso il cosruttivismo
leibiziano, come testimonia Cassirer in leibniz.doc.
[3] -
Per comprendere il ruolo fondamentale della teleologia in Aristotele.
[4] -
Tutto questo c’è in Hegel e Marx.
[-1] Il recupero surrettizio?
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