La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
giovedì 23 maggio 2024
Come siamo arrivati a questo punto? Per un'antropologia della Modernità - Alessandra Ciattini
lunedì 20 maggio 2024
Domenico Losurdo, Un mondo senza guerre: l’idea di pace dalle promesse del passato alle tragedie del presente.
PREMESSA Il sogno che si è presentato più volte nella nostra storia è quello di un mondo non più afflitto dal flagello delle guerre. In esso ci hanno creduto grandi intellettuali (Kant, Fichte, Constant, Marx) ed importanti uomini di stato (Washington, Robespierre, Wilson). Domenico Losurdo nell’indagare la storia dell’ideale di PAX PERPETUA distingue nel suo libro cinque momenti nei quali l’umanità intera si è illusa che la pace potesse realizzarsi.
Il primo momento si apre nel 1789 con le promesse della Rivoluzione francese (in base alle quali il rovesciamento dell’Antico regime avrebbe posto fine non solo alle tradizionali guerre dinastiche e di gabinetto, ma al flagello della guerra in quanto tale), e termina con le incessanti guerre di conquista dell’età napoleonica.
Il secondo momento si verifica quando la Santa Alleanza tenta di impadronirsi della bandiera della pace perpetua, al fine di legittimare le guerre da essa intraprese contro i paesi colpevoli di mettere in crisi la Restaurazione e l’ordine consacrato dal Congresso di Vienna.
Il terzo momento vede lo sviluppo del commercio mondiale e della società industriale moderna andare di pari passo con l’illusione (espressa in modo classico da Benjamin Constant), in base alla quale la nuova realtà economica e sociale avrebbe comportato la scomparsa dello spirito di conquista mediante la guerra.
Il quarto momento, inaugurato dalla rivoluzione bolscevica russa dell’ottobre 1917, scoppiata sull’onda della lotta contro la guerra, individua nel capitalismo-colonialismo-imperialismo il sistema da abbattere, al fine di spianare la strada alla realizzazione della pace perpetua, e si conclude con i conflitti sanguinosi e con le vere e proprie guerre che lacerano lo stesso «campo socialista».
Infine il quinto momento inizia con l’intervento degli U.S.A. nella Prima guerra mondiale, deciso da Wilson in nome della pax definitiva e conosce il suo culmine con la vittoria dell’Occidente e del suo paese guida nella Guerra fredda (gli Stati Uniti appunto).
Dunque cinque grandi momenti o fasi della storia dell’ideale di pax perpetua finiti non nel modo sperato. Losurdo si domanda se tutti e cinque sono completamente fallimentari. Rendendosi conto di no, inizia a fare una distinzione tra le cinque epoche, riportando il bilancio solamente alla fine dell’opera. Solo due aspetti sono anticipati. Nel primo Losurdo ci mostra che chi ha un ideale di un possibile mondo senza guerre farebbe bene a ricredersi subito, anche perché non esiste soltanto lo scontro bellico tra gli stati ma è possibile anche uno scontro di ideali, i quali non sono qualcosa di platonico, poiché hanno un supporto di massa alle spalle. Molto più inquietante è invece, secondo Losurdo, il secondo aspetto. L’autore sostiene che non è detto che chi sostiene la guerra sia in realtà un vero guerrafondaio e così anche chi sostiene la pace non vuol dire la voglia veramente, anzi è possibile che quest’ultimo sia più guerrafondaio di chi sostiene la guerra e potrebbe trarci in inganno. Per Losurdo pace e guerra dal punto di vista politico sono intercambiabili.
CAPITOLO 1 Kant, la rivoluzione francese e la «pace perpetua»
venerdì 17 maggio 2024
Scomode Verità - Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza - Alessandro Di Battista dialoga con il Prof. Barbero
martedì 14 maggio 2024
Il modello liberale ha un cuore fascista - Sergio Cararo
Vedi anche: USB Convegno "il salario che non c'è" - GIORGIO CREMASCHI
domenica 12 maggio 2024
Austerità, Economia di Guerra, DEF e Superbonus: il punto - Renato Caputo intervista Maurizio Donato
sabato 11 maggio 2024
Israele è una società distrutta. E la colpa non è solo di Bibi - Emad Moussa
Da: https://www.invictapalestina.org - Fonte: English version - Traduzione: Simonetta Lambertini.
Emad Moussa è un ricercatore e scrittore palestinese-britannico specializzato nella psicologia politica delle dinamiche intergruppi e dei conflitti, con un interesse particolare per Israele/Palestina. Ha una formazione in diritti umani e giornalismo e attualmente collabora spesso con diversi organi accademici e mediatici, oltre a essere consulente di un think tank con sede negli Stati Uniti.
martedì 7 maggio 2024
"Miti d'oggi" con Alessandra CIATTINI
domenica 5 maggio 2024
La filosofia hegeliana del diritto è ancora attuale? - Roberto Fineschi ne discute con Giorgio Cesarale
sabato 4 maggio 2024
La storia è conflitto e il “politicamente corretto” è da fessi - LUCIANO CANFORA
Da: https://www.ilfattoquotidiano.it - Luciano Canfora, filologo, storico, saggista, professore emerito dell’Università di Bari, membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana e direttore della rivista Quaderni di Storia, Dedalo Edizioni. (Luciano Canfora Podcast)
Vedi anche: Luciano Canfora presenta "Il fascismo non è mai morto"
CANFORA, UN MANUALE POLITICO - L’illusione ottica. L’Occidente si è convinto di essere il mondo intero, ma non è così. L’Islam, la cultura cinese e africana producono tante altre sensibilità e modi di pensare.Riportiamo una anticipazione del libro “Dizionario politico minimo”, di Luciano Canfora (Autore), Antonio Di Siena (Curatore), edito da Fazi.
Qualche tempo fa, una scuola superiore di Edimburgo ha deciso di non proporre più come lettura agli studenti Il buio oltre la siepe perché, secondo gli insegnanti, il romanzo promuove una narrazione in cui i neri sono salvati da un bianco.
Ci si affretti a convocare subito delle ditte specializzate. Aggiungendo all’elenco tutte le statue di Giulio Cesare, colpevole del genocidio gallico (almeno 800.000 morti), e poi quelle dedicate a Gengis Khan, Ivan il Terribile e papa Borgia, per altre ragioni. Radiamo al suolo tutto, così non resta nessuno e abbiamo risolto il problema.
Battute a parte, la verità è che stiamo parlando della stupidità universale, non di altro. Dopodiché tutte queste affermazioni sono anche false. Tutte le fasi della storia, remota e recente, sono conflittuali, non sono a senso unico.
mercoledì 1 maggio 2024
venerdì 26 aprile 2024
Il FASCISMO e la RESISTENZA - raccontati da Luciano Canfora
lunedì 22 aprile 2024
La Rivoluzione d'ottobre e il pensiero di Hegel - Emiliano Alessandroni
giovedì 18 aprile 2024
«La Nakba ha colpito anche gli ebrei» - Ariella Aïsha Azoulay, Linda Xheza
La regista e accademica ebrea-palestinese Ariella Aïsha Azoulay sostiene che le potenze occidentali si sono servite del sionismo per liberarsi delle comunità sopravvissute alla Shoah e al tempo stesso razzializzare i palestinesi
Nata in Israele, Ariella Aïsha Azoulay, regista, curatrice e accademica, rifiuta l’identità israeliana. Prima di diventare israeliana all’età di diciannove anni, sua madre era semplicemente un’ebrea palestinese. Per gran parte della storia non c’è stato nulla di strano in questa combinazione di parole. In Palestina, per secoli, una minoranza ebraica ha convissuto pacificamente accanto alla maggioranza musulmana.
La situazione è cambiata con il movimento sionista e la fondazione di Israele. La pulizia etnica degli ebrei dall’Europa ha condotto, grazie ai sionisti europei, non solo a quella dei musulmani dalla Palestina ma anche degli ebrei del resto del Medio Oriente, con quasi un milione di persone in fuga a seguito della guerra arabo-israeliana del 1948, molti dei quali in Israele.
Azoulay, professoressa di letteratura comparata alla Brown e autrice di Potential History: Unlearning Imperialism (Verso, 2019), contestualizza il genocidio di Israele a Gaza nella lunga storia dell’imperialismo europeo e statunitense
Ti definisci ebrea palestinese. Potresti dirci di più a riguardo? Per molte persone queste parole sono in opposizione.
martedì 16 aprile 2024
Come e perché scoppiano le guerre. Silvia Truzzi intervista Luciano Canfora
STORIA EUROPEA - Luciano Canfora, Franco Cardini
sabato 13 aprile 2024
Intervista a Stefano GARRONI
venerdì 12 aprile 2024
BARBARI [Masterclass] - Alessandro Barbero
martedì 9 aprile 2024
Lenin, a cento anni dalla morte -
sabato 6 aprile 2024
Uno dei più grandi filosofi marxisti: Stefano Garroni a 10 anni dalla morte - Alessandra Ciattini
Parte terza: 4. PERTURBANTE E MONDO MAGICO - Stefano Garroni
Parte quarta: 5. IL DEMONIACO - Stefano Garroni
Parte quinta: SUL PERTURBANTE, TRE BREVI SCRITTI* - Stefano Garroni
Parte sesta: DAS UNHEIMLICHE (1)* - Stefano Garroni
Parte settima: DAS UNHEIMLICHE (2)* - Stefano Garroni
Parte ottava: IL LIBRO DEL FILOSOFO* - Stefano Garroni
Le “Riflessioni” di Stefano Garroni in forma di aforismi, dal suo imponente lavoro di una vita dedicata allo studio e alla militanza:"Riflessioni" - Stefano Garroni; "Riflessioni" 2.0; "Riflessioni" 3.0; "Riflessioni" 4.0; "Riflessioni" 5.0; "Riflessioni" 6...; "Riflesssioni" 7...; "Riflessioni" 8...; Riflessioni 9...; Riflessioni 10...; Riflessioni 11...; Riflessioni 12...; Riflessioni 13...; Riflessioni 14...; Riflessioni 15...; Riflessioni 16...; Riflessioni 17...; Riflessioni 18...
mercoledì 3 aprile 2024
ERA PREBELLICA? ALL'ARMI SIAM POLACCHI - Raniero La Valle
Da: (il Fatto Quotidiano del 2 aprile 2024) Raniero La Valle - Raniero La Valle è un giornalista, politico e intellettuale italiano.
Leggi anche: Il buio che ci sta davanti: dove è diretta la guerra in Ucraina - JOHN J. MEARSHEIMER
Annie Lacroix-Riz: "C'è un contesto storico che spiega perché la Russia è stata messa all'angolo"
LE QUATTRO LEZIONI DELL'UCRAINA. I DOPPI STANDARD OCCIDENTALI - Ilan Pappé
"La messa in scena come metodo della politica occidentale" - S.V. Lavrov
«Concentrare tutte le forze» contro «il nemico principale»*- Domenico Losurdo
Telesur intervista Noam Chomsky - Alessandra Ciattini
Vedi anche: STORICA INTERVISTA A VLADIMIR PUTIN - TUCKER CARLSON
lunedì 1 aprile 2024
SVEGLIA! SIAMO GIÀ IN GUERRA (anche se nessun parlamento l’ha votata...) - Salvatore Minolfi
Da: https://www.facebook.com/friends/? - Salvatore Minolfi, studioso di storia contemporanea, si è occupato delle problematiche dell'ordine mondiale dopo la fine della guerra fredda, con particolare riferimento all'evoluzione del pensiero strategico americano. È autore di Tra due crolli.